Questo pomeriggio, lunedì 18 novembre 2013, la comunità dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale che abita l’ex Asilo Filangieri, unitamente ad altri movimenti cittadini, si è autoinvitata alla fantomatica inaugurazione del Forum Universale delle Culture 2013, per dire pubblicamente alla cittadinanza e alle amministrazioni cittadine e regionali che questo forum è l’ennesima occasione utile per cestinare impunemente risorse pubbliche, ben 11 milioni di euro, impegnate per riprodurre logiche clientelari escludendo la grande massa delle lavoratrici e dei lavoratori della cultura e dello spettacolo, peraltro in un periodo di crisi strutturale del settore.

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Ad oggi, data della sua inaugurazione, non sono stati pubblicati i bandi né esiste uno straccio di programma, né un’offerta culturale alla città.
Pensare che dopo mesi d’inciuci nelle stanze dei palazzi si possa facilmente liquidare la questione con qualche slogan improvvisato, pensare che un percorso condiviso e partecipato di gestione di un simile capitale per l’organizazzione di un evento quale il Forum Universale delle Culture, sia un’ipotesi percorribile in una settimana di incontri pubblici e spot per i giornalisti, appare quantomeno imbarazzante.
Le istituzioni cittadine, tuttavia, non hanno ritenuto opportuno lasciarci parlare all’interno del Teatro San Carlo, preoccupati che potessimo rovinargli la passerella. Evidentemente, questa è la “partecipazione” che questa giunta ha in mente. Questo Forum è una farsa e lo diciamo chiaramente: che questi soldi vengano impiegati per le esigenze reali della città, concordate ed individuate insieme alla collettività e distribuiti in modo trasparente ed equo; che non vadano ad ungere clientele e ad arricchire i pochi signorotti della cultura napoletana e campana.
Il Sindaco De Magistris ha convocato un’assemblea pubblica intorno al Forum per il 5 dicembre. Quale altra “verità” sarà rivelata?
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Incredibile notizia: alla presentazione del #ForumdelleCulture2013 finalmente soffia un vento nuovo!

 

IL PACCO UNIVERSALE DELLE CULTURE

La città aspettava con trepidazione l’inaugurazione del Forum delle Culture 2013, ansiosa di assistere all’avvio di una macchina che con sollecitudine ungerà gli ingranaggi della cultura partenopea grazie al sicuramente non-clientelare e oculato impiego di 11 milioni di euro.

Quasi consiglieremmo ai nostri amministratori per una volta di pensare a se stessi e farsi un regalo, dal momento che:

…sempre più teatri fioriscono;
…i lavoratori tutti, compresi quelli dell’arte, della cultura e dello spettacolo vivono in un perenne (al limite del fastidioso!) stato di benessere e, anzi, sono addirittura costretti a dovere declinare succulente offerte di lavoro;
…siamo stati felicemente smentiti sui grandi eventi: lungi dall’essere costruiti ad hoc per ingrassare clientele, sperperare risorse pubbliche, tagliare fuori la grande massa dei lavoratori e non lasciare nulla alla città, sono invece lungimiranti esempi di virtuosa, trasparente e partecipata gestione di soldi pubblici;
…i cittadini e i lavoratori sono informati in modo solerte e costante (anche troppo! Dateci tregua!) sulla gestione dei fondi e delle risorse comuni e sono chiamati a decidere democraticamente sul loro impiego. Partecipazione: quanto ci piaci!
…non esiste più sfruttamento, precarietà, mancanza di reddito fisso, emergenza abitativa e sanitaria;
…i servizi sociali assicurano assistenza domiciliare permanente pure ai cani e ai gatti;
…i trasporti funzionano talmente bene che abbiamo smesso di rincorrere pullman e metro e pure di camminare a piedi;
…la città è finalmente libera da speculatori e affaristi, e nessun bene pubblico verrà svenduto;
…dulcis in fundo, le questioni ambientali saranno presto risolte grazie ai miliardi che arriveranno per le bonifiche e saranno gestiti allo stesso modo.

Come? Non siete convinti?
Forse, allora, se proviamo ad invertire il senso,
riusciremo ad invertire la rotta.

L’Asilo – comunità dei lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale
dell’Ex Asilo Filangieri in autogoverno // www.exasilofilangieri.it