venerdì 2 gennaio 2015 h 18:30

ANDARSENE DAL CARCERE

Presentazione del libro di
Max Burgin, Michele Pontolillo, Vanessa Bevitori e Giovanni Lentini.
(Alida Magnoni editore)

Ne parlano gli autori Max Burgin e Michele Pontolillo

Un’unica risposta è possibile alla domanda: che cosa possiamo fare per perfezionare il sistema penale? Niente. È impossibile perfezionare una prigione. Con l’eccezione di pochi trascurabili cambiamenti, non vi è assolutamente altro da fare che distruggerla.
Pëtr Alekseevič Kropotkin

a seguire
h 20 Cena Cucina Clandestina – cibo originale e vino paesano – no ogm – no munnezza – no monouso – rifiuti zero

h 21 proiezione di Dov’è la libertà un film del 1952 con Totò protagonista, nell’unico film diretto da Roberto Rossellini, con Lucio Fulci e Federico Fellini.

Nessuno aveva mai osato tanto. In questi ultimi anni è aumentato esponenzialmente l’interesse intorno al pianeta carcere. Si sono rinnovati e moltiplicati i discorsi che lo riguardano, è stato analizzato da distinti approcci epistemologici, è stato sottoposto a feroce e impietosa critica. Si è insomma prodotta una conoscenza che non è più riservata esclusivamente agli addetti ai lavori
ma è accessibile a tutti. A che cosa è servito aumentare la conoscenza sul carcere? A niente se non a rinvigorire il suo statuto di legittimazione sul piano simbolico e su quello reale. Resta ancora qualcosa da fare? Niente.
E allora andiamocene dal carcere, abbandoniamolo, lasciamolo solo.

GIOVANNI LENTINI (1974): detenuto ininterrottamente dal 24 luglio 2005 con una condanna perpetua ovver ergastolo ostativo.
All’inizio recluso nel vetusto carcere della Repubblica di San Marino, viene in seguito estradato in Italia (Bologna) senza alcun accordo internazionale; nel 2012, in seguito al sisma emiliano, viene assegnato al carcere di Opera (Milano).

VANESSA BEVITORI (1989): Vien e arrestata la prima volta a 18 anni e da allora ha sempre avuto a che fare con la giustizia. Ha trascorso gli ultimi cinque anni chiusa nelle carceri di Trieste, Forlì, Venezia, Bologna, ‘motivandosi’ continuamente e
stimolando le altre detenute a vivere in maniera consapevole e mai servile la detenzione.

MICHELE PONTOLILLO (1971): Ha trascorso 12 anni in carcere di cui 3 sottoposto al regime di isolamento FIES in Spagna. In Italia ha conosciuto il carcere di Vercelli, Livorno, Bologna fra gli altri. Classificato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria E.I.V. (Elevato Indice di Vigilanza) ha solo conosciuto le sezioni di massima sicurezza.

don MAX BURGIN ( 1966): Prete. Da cinque anni incontra i detenuti al carcere della Dozza di Bologna. Nel 2009 venne cacciato dalla Casa di reclusione di Castelfranco Emilia per aver resa pubblica, attraverso la stampa, una rivolta interna dei prigionieri.

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