sabato 25 giugno 2106 dalle ore 19:30 l’asilo

Brasile oggi

ore 19:30 aperitivo musicale con Galera de Rua

ore 20:00 Crimine e favelas
. Traffico di droga,violenza istituzionale e politiche di pubblica sicurezza a Rio de Janeiro dalla fondazione alla pacificazione per le olimpiadi 2016 | presentazione del libro di Luigi Spera + proiezioni di reportage realizzati dall’autore in favela

ore 21:00 Roda de Samba con Galera de Rua + convidados

ore 22:00 Show de bateria Unidos de Napoles

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il libro / Crimine e favelas di Luigi Spera

Crimine-e-Favela_copertinaLa parola favela è entrata ormai da decenni nel linguaggio comune. Usata quasi sempre in senso dispregiativo, per identificare un’area degradata, abbandonata, dalla struttura precaria o ostaggio di malaffare e criminalità. Ma quanti tra quelli che vi fanno riferimento realmente conoscono questa realtà?
Questo testo, edito nel 2016 da Eiffel Edizioni (edizionieiffel.com), rappresenta un utilissimo strumento di conoscenza, grazie alla ricostruzione storica, urbanistica, sociale ed economica del fenomeno favela, dalla sua genesi a fine ottocento, fino ai giorni nostri. Un quadro arricchito da una lettura critica delle varie iniziative portate avanti dalle autorità brasiliane attraverso le varie epoche storiche. Viene riportato quando, con quali modalità e perché i gruppi di narcotrafficanti organizzati si siano lì stanziati dalla fine degli anni ‘70, condannando le comunità a una terribile realtà di violenza e morte. Utile per risalire all’origine della enorme letalità registrata nelle favelas di Rio, la puntuale analisi dello sviluppo delle politiche di pubblica sicurezza in città e in Brasile, dal periodo coloniale fino a oggi, stigmatizzandone la forte impronta razzista e di ghettizzazione.
Con dati, documenti e interviste, viene poi approfondito in maniera minuziosa il complesso piano di pacificazione di alcune favelas carioca con la Unidade de Policia Pacificadora (UPP). Il progetto, annunciato come rivoluzionario nel 2008 e sviluppato successivamente all’indicazione di Rio come sede dei giochi olimpici del 2016, avrebbe dovuto essere in grado di dare l’immagine del pieno controllo da parte dello Stato del territorio delle favelas. Messa in campo in vista delle Olimpiadi, la pacificazione rischia però di implodere proprio a ridosso dell’appuntamento più importante. La recente crisi della UPP è raccontata con piglio di cronaca e aggiornata all’ultimo minuto.
Preziosa la ricostruzione critica del fenomeno della gentrification che, attraverso il processo pacificazione, ha visto finire la favela al centro di una spietata speculazione economica e immobiliare

Luigi Spera. Classe 1982, vive a Napoli. Giornalista professionista, lavora come freelance. Dopo un lungo periodo di lavoro come cronista di nera e giudiziaria in Campania avviato nel 2002; dal 2012 si dedica al reportage e il racconto dei conflitti.
Realizza i suoi lavori tra Afghanistan, Medio Oriente, Bosnia, Kosovo e Brasile.
Sin dal 2010 rivolge grande attenzione alla storia, alla politica e alla società del Brasile. Concentra gli studi in particolare sul fenomeno delle favelas, del crimine organizzato e delle politiche di pubblica sicurezza, soprattutto della città di Rio de Janeiro.
Durante uno dei soggiorni a Rio, nel 2014, ha coperto per l’intero periodo gli eventi legati alla Coppa del Mondo FIFA, realizzando numerose inchieste e reportage pubblicati per le maggiori riviste e giornali italiani.
Da quell’esperienza è nata anche la mostra fotografica che ha toccato varie città italiane “Nossa copa è na rua”. Pubblica o ha pubblicato con Il Fatto Quotidiano, Limes, Il Giornale (Gli occhi della guerra), Il Corriere della Sera, Reset, Huffington Post, Wired e altri.

La musica

La musica in Brasile è un elemento predominante nella vita sociale e culturale: è ritmo, sensualità, pura energia, ma anche racconto, evasione, resistenza; senz’altro un filo conduttore che lega la nostra città Napoli a Rio de Janeiro.
La samba, uno dei generi musicali popolari più ricchi e affascinanti del mondo, si è sviluppato nel corso di un secolo tra gli strati più bassi della popolazione di Rio de Janeiro, tra quartieri operai, sobborghi, favelas e a margine delle Scuole di Samba, in un calderone di culture, radici, esperienze, tradizioni e culti differenti, che solo in Brasile e a Rio de Janeiro hanno raggiunto una sintesi musicale tanto profonda e varia.
La roda di samba è un’occasione di incontro tra tutti i musicisti, e non, che amano, suonano, cantano e danzano, dove tutti si potranno esibirsi in una jam dal sapore brasiliano.


All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’asilo.