domenica 19 maggio 2019 dalle ore 10:00 | l’Asilo

Conferenza GD e ELDH

associazione Giuristi Democratici e European Association of lawyers for Democracy and World Human Rights

Le associazioni Giuristi Democratici (GD) e la European Association of lawyers for Democracy and World Human Rights (ELDH) promuovono la seconda Conferenza delle giuriste e dei giuristi del Mediterraneo. Si parlerà di Autodeterminazione, diritti umani e migrazioni.
Sono previsti interventi di giuriste e giuristi provenienti da Catalogna, Francia, Grecia, Irak, Libano, Marocco, Palestina, popolo kurdo, Sahara Occidentale, Siria, Spagna, Tunisia, Turchia.
Interverranno inoltre Mimmo Lucano, Sindaco di Riace, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Luca Casarini, Capo Missione nave Mediterraneo, Laura Marmorale, Assessora all’immigrazione del Comune di Napoli.

La conferenza si concluderà con il concerto (ore 19:30) di Salvatore Fundarò, agricoltore alcamese il cui Orto dei Miracoli è il luogo di sperimentazione delle sue pratiche, in cui l’agricoltura diventa
agricultura ​e l’agricoltore, da distruttore di ecosistemi, il suo ricostitutore.

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la conferenza: https://www.facebook.com/events/300998254152316/
il concerto: https://www.facebook.com/events/2304394619880331/

Salvatore Fundarò nasce ad Alcamo nel 1987 da una famiglia di agricoltori e cresce all’interno dell’orto alle porte della città. I nonni, Salvatore e Mariano, gli trasmettono la passione per l’agricoltura e il legame con le poesie dei poeti agricoltori, i cunti siciliani e i canti di lavoro. Da piccolo inizia a seguire gli anziani suonatori da sale da barba che lo portano in giro per le varie feste locali, tramandandogli così brani, canzoni e tecniche di accompagnamento musicale. All’età di 8 anni inizia a frequentare il maestro Fausto Cannone, figlio del noto giornalista antifascista Gaspare Cannone, e chitarrista della cantastorie siciliana Rosa Balistreri, dal quale apprende la teoria musicale applicata alla chitarra. Grazie a questi fondamentali incontri, Salvatore avvia il suo percorso musicale, dapprima suonando con Fausto nelle scuole e nelle università, dopo entrando a far parte di gruppi folkloristici locali. All’età di 17 anni inizia a lavorare presso il teatro del canto popolare “Ditirammu” gestito da Vito Parrinello, custode ed erede di una tradizione centenaria musicale. In questo contesto ha modo di conoscere ed approfondire poeti, cantastorie, filosofi e attori del tempo con i quali inizia a collaborare. In seguito collabora come operante del puparo alcamese Salvatore Oliveri, diretto discendente di Don Alberto Canino costruttore del primo pupo siciliano nel 1823. Cresciuto nell’orto, Totò non ha mai smesso di curarlo e di provare a ripristinarlo secondo la memoria che gli viene dai racconti dei suoi nonni. Gli studi universitari in agraria e la sua ricerca personale lo portano ad entrare in contatto con diverse realtà che si occupano di agricoltura e della promozione e ripristino della biodiversità in Sicilia (ass. semi rurali, ass. simenza, ass. seminativi, ass. supraterra). Per questi motivi, l’Orto dei Miracoli è il luogo di sperimentazione della pratica di Totò dove l’agricoltura diventa
agricultura ​e l’agricoltore da distruttore di ecosistemi, il suo ricostitutore. Qui, ha la possibilità di sviluppare la sua idea di ​agricultura, facendo i conti con le dinamiche che stanno dietro ai processi alimentari della grande distribuzione organizzata. Le peculiarità dell’orto, limitano di fatto le possibilità di utilizzare quelle tecnologie che assicurerebbero una resa maggiore con un minore impiego di manodopera. Questi limiti hanno permesso a Totò di rispolverare la relazione uomo-natura e le pratiche contadine che gli studi universitari negano in funzione della produttività e redditività dei terreni. L’Orto dei Miracoli non è mai stato il luogo della produzione intensiva di prodotti ortofrutticoli il cui solo fine è diventare beni di consumo. Dal 2014 inizia la collaborazione con Daniele De Michele detto Don Pasta regista dei “I Villani” di cui Totò è coprotagonista, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nel 2018. In questo momento sta lavorando alla realizzazione del teatro all’interno dell’Orto, il Teatrorto.

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