venerdì 6 marzo 2015 h 19 l’Asilo

EGITTO. DEMOCRAZIA MILITARE

presentazione del libro di Giuseppe Acconcia
e discussione con Alex Zanotelli

letture di Adriana Follieri

Dentro le rivoluzioni che negli ultimi tre anni hanno attraversato l’Egitto, nelle storie e nelle piazze, Egitto. Democrazia militare di Giuseppe Acconcia è un reportage accurato e fitto, un’opera al tempo presente. L’autore compie un viaggio immersivo nell’Egitto contemporaneo,mettendo in luce senza pudori e retoriche le contraddizioni di un paese in bilico tra tradizione e modernizzazione. Come per la memoria, la narrazione procede a ritroso, a partire da settembre 2014, risalendo nel passato per raccogliere il filo delle proteste del 2011, note come primavere arabe. Un punto di vista dal basso – la città di sotto, il popolo, i movimenti sociali – con il quale Acconcia rivela la repressione di migranti e minoranze, la punizione collettiva delle tribù del Sinai, gli operai delle fabbriche di Suez, il massacro di Rabaa el Adaweya, gli scontri tra sufi e salafiti al confine libico. E la storia, con la politica e l’economia, diventano voci e corpi, testimonianze raccolte in cammino, leggendo le quali capiamo cosa è rimasto e cosa è mancato alle piazze egiziane, durante un laboratorio politico a cielo aperto con epicentro a Sud. Un libro, qui e ora, per capire – anche grazie all’inquadramento storico e teorico della prefazione di Sonallah Ibrahim, uno dei più grandi scrittori egiziani – l’epilogodella protesta di piazza Tahrir, che dopo aver riacceso le speranze sulle rivoluzioni del XXI secolo, si è trasformata nel sanguinoso colpo di stato militare di Abdel Fattah al-Sisi.

GIUSEPPE ACCONCIA Corrispondente dal Cairo de«Il Manifesto» dal 2011 e ricercatore specializzato in Medio Oriente per le Università di Londra e Pavia, ha scritto anche per «The Independent», «Al Ahram weekly», «Xinhua» e «Opendemocracy». È laureato in Economia politica all’Università Bocconi di Milano con tesi sul movimento riformista iraniano. Ha conseguito un Master in Middle Eastern Politics alla School of Oriental and African Studies (Soas) con tesi sul ruolo dei militari in politica in Medio Oriente. Ha insegnato all’Università americana del Cairo, lavorato nella sezione Mediterraneo e Medio Oriente dell’Istituto Affari internazionali e nella cooperazione euro-mediterranea. Ha pubblicato saggi tra gli altri con Il Mulino, The International Spectator, Ispi e Oil. È autore di La primavera egiziana (Infinito, 2012) e Un inverno di due giorni (Fara, 2007). Vincitore dei premi Castellano e Giornalisti del Mediterraneo 2013, ha scritto con i migranti di Apollo 11, realizzato il documentario radiofonico per Radio3 Rai “Il Cairo dalle strade della rivoluzione” e collaborato alla drammaturgia di “Pictures from Gihan”dei Muta Imago.

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