workshop sul fare performance
con CLÁUDIA DIAS

► A CAUSA DI PROBLEMI PERSONALI DELL’ARTISTA, IL LABORATORIO  NON AVRÁ LUOGO. 

CONTIAMO DI OSPITARLA ALL’ASILO QUANTO PRIMA.

 

5 ore al giorno / dalle 10 alle 15

IL WORKSHOP

Il workshop sarà lo spazio dove il lavoro, l’arte e una professione vengono intrapresi/esplorati. Un luogo dove verranno prodotti non solo degli “oggetti” ma anche più efficaci metodi di produzione cosicchè la creazione di un prodotto finale possa aderire al meglio alle necessità di chi lo sta producendo. Nella visione di Clàudia Dias, questo principio compete anche il dominio del teatro e delle arti dello spettacolo. Le piace presentarlo come uno spazio pre-artistico dove le domande sono già modi di fare performance. E’ dunque un workshop di riflessione teorico-pratica sul fare performance.

IL MESTIERE

L’atto performativo non è sinonimo di fare finta. E questo più precisamente perchè non pretendiamo di essere quello che siamo nella realtà, ma siamo invece consapevoli di trovarci in uno spazio di finzione (fiction). Solo che il corpo che occupa questo spazio è reale. Un corpo reale che crea la necessaria distanza tra quello che è e quello che fa. Diciamo che è un corpo reale e consapevole che quello che produce è finzione (fiction). Un corpo che, non presentando più le sue istanze in termini di verità e bugia, aderisce in primo luogo a ciò che è credibile. Un corpo che rinuncia all’artificio e ai trucchi pur rimanendo dentro la convenzione della performance.

GLI ARTIGIANI

Rinunciare all’artificio è rinunciare al gesto “creativo”, all’idea che la funzione dell’attore sia quella di inventare. In questo modo la sfida per i partecipanti del workshop sarà accettare la loro condizione di lavoratori e che i loro gesti sono principalmente funzionali. In questo senso, non produrranno eventi ma piuttosto creeranno le condizioni perchè gli eventi possano avere luogo. Questo implicherà un lavoro di pulizia dagli impulse, dai gesti automatici, dalle azioni riflesse. Agire seguendo l’impulso o limitare noi stessi al gioco di azione/reazione non è sinonimo di libertà. Ciò simula la libertà e l’autenticità, mentre pensare diventa la condizione per essere liberi e autentici. Succede che quello che vogliamo sia spesso contaminato da mille informazioni che ci abituiamo a chiamare “nostre” ma che invece non ci appartengono e quindi non ci rappresentano. Essere liberi implica pensare, scegliere e essere responsabili delle nostre scelte. Quindi, buona parte del lavoro consisterà nel fornire ai partecipanti quegli strumenti che li rendano liberi e capaci di scegliere con sicurezza e fiducia.

GLI STRUMENTI

Gli strumenti di Composizione in Tempo Reale (CTR) seguono dei principi tali da permettere l’esistenza di una piattaforma di comprensione e comunicazione, o meglio, di un linguaggio comune, necessario al dialogo all’interno del collettivo (dove è inclusa anche la figura dello spettatore). E’ importante notare che questo metodo non è estetico perchè ogni vocabolario usato come anche gli immaginari messi in gioco sono di responsabilità dei partecipanti che dovranno lottare per trovare la propria “firma” e libertà, pur all’interno di un sistema di regole.

COME PARTECIPARE

Per prendere parte al workshop basta inviare un’email con oggetto CLÁUDIA DIAS a laboratori@exasilofilangieri.it entro il 1 settembre 2015, indicando nome, recapiti telefonici e email.
Il workshop è aperto a un minimo di 6 e un massimo di 15 partecipanti.
Si rivolge a danzatori, attori, registi, coreografi, performer, artisti visuali, studenti e chiunque sia interessato all’area della composizione.
È richiesto un contributo che serve a sostenere le spese di viaggio, vitto e alloggio di Clàudia Dias, che può variare in base al numero di partecipanti. La politica dell’Asilo secondo cui il contributi non è vincolante ai fini della partecipazione del workshop, resta tale. Per questo, per far fronte alle spese necessarie all’organizzazione del workshop, saranno eventualmente intraprese attività di autofinanziamento al fine di raggiungere la somma necessaria.
All’Asilo vogliamo avviare nuove pratiche per la realizzazione di percorsi laboratoriali con maestri ed artisti che vivono fuori dall’Italia, sperimentando forme di produzione collettiva e di sostegno alla formazione ispirate al sistema di crowdfunding. La formazione ha un ruolo centrale all’interno del percorso artistico e politico dell’Asilo; formazione intesa come luogo di relazioni vive, non autoritarie né competitive, in un contesto di scambio e cooperazione.
Per chiedere altre informazioni potete scrivere a laboratori@exasilofilangieri.it

CLÁUDIA DIAS

Nata a Lisbona nel 1972, è una coreografa, performer ed insegnante. Al momento sta ultimando un Master in Performing Arts alla Universidade Nova di Lisbona. Incomincia il suo percorso di danzatrice all’Academia Almadense di Lisbona, ricevendo in segito una borsa di studio nella “Companhia de Dança de Lisboa”. Completa la sua formazione nel programma per danzatori e performer contemporanei di Fórum Dança e nel corso professionale di Gestione dei progetti e delle organizzazioni culturali a cura di Cultideias. Lavora come performer nel Grupo de Dança de Almada. E’ parte del collettivo artistico Ninho de Víboras. Collabora con Re.Al ed è performer chiave nel lavoro del coreografo João Fiadeiro’s e nello sviluppo, sistematizzazione e trasmissione della tecnica di Composizione in Tempo Reale (CTR). Crea i seguenti spettacoli: One Woman Show, Visita Guiada, Das coisas nascem coisas, Vontade De Ter Vontade, and Nem tudo o que dizemos tem de ser feito nem tudo o que fazemos tem de ser dito. Sviluppa il progetto di formazione: En esta Parte Esquinada da Península con organizzazioni come Azala, Muelle 3, La Fundición e il Festival BAD di Bilbao. Dal 2007 insegna e tiene regolarmente workshop di composizione coreografica e Composizione in Tempo Reale (CTR). Con il suo lavoro di coreografa, performer ed insegnante è ospite di molte organizzazioni, teatri e festival in Portogallo e all’estero.

ph Jorge Feliciano

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