venerdì 20 Aprile 2018 a partire dalle ore 19:00 – l’Asilo

Geografie del suono #50

Massimo Pupillo (Roma)

incontra

Fabrizio Elvetico e Elio Martusciello (Napoli)

opening NISE + OEOAS

Finalmente siamo giunti al 50° appuntamento di Geografie del suono, la rassegna che mira a creare momenti di incontro tra musicisti distanti geograficamente e, talvolta, stilisticamente.
Siamo particolarmente entusiasti e impazienti per questo traguardo, per noi nient’affatto scontato: Geografie del suono rappresenta la concretizzazione più aderente a ciò che è l’Asilo, per la capacità di creare connessioni e la volontà di promuovere l’interscambio.
Sono passati 5 anni dal primo appuntamento, che vide il Mediterraneo Radicale di Torino improvvisare insieme al Crossroads Improring, collettivo che ha rappresentato per molti anni l’unione delle forze napoletane intorno alle musiche “altre” maggiormente attivo e prolifico in quel periodo nella nostra città. Mai serata fu più lungimirante ed esplicativa di quella: due gruppi di musicisti si conobbero e si incontrarono all’Asilo, improvvisando insieme senza nessuna regola o precedente intesa, ma creando una sottile connessione che ha avvicinato – fosse anche solo per quella sera – i due mondi sonori.
Si innescò così una modalità che si è poi ripetuta in questi (quasi) 5 anni in maniera straordinariamente fruttuosa, sia per i musicisti che ha coinvolto sia per un pubblico sempre più folto ed interessato alla sperimentazione.
Tantissimi musicisti provenienti da ogni parte del mondo – Australia, Brasile, Svezia, Francia, USA… – hanno voluto condividere questa nostra modalità, creando per ogni evento un momento unico e irripetibile, complici del sostegno e dell’apertura all’interscambio dei numerosissimi artisti napoletani e campani che si sono avvicendati sul palco del teatro in ogni serata.
50 appuntamenti non sono pochi, e abbiamo deciso di volerli celebrare così, nel nostro miglior modo. Del resto, noi ci divertiamo così!

Per l’occasione Massimo Pupillo ci presenterà il suo solo set, per poi improvvisare con due dei numerosi cardini della scena napoletana, Fabrizio Elvetico e Elio Martusciello. E non finisce qui, perché per questo appuntamento vogliamo che sia davvero celebrativo di tutti coloro che hanno preso parte alla rassegna: la serata sarà aperta da brevi set di improvvisazione di svariati musicisti sparsi nel palazzo, sotto i nomi collettivi del NISE e dell’Orchestra Elettroacustica Officina Arti Soniche (OEOAS)!

Massimo Pupillo è un bassista, improvvisatore e compositore, nato a Roma, Italia.
E’ maggiormente conosciuto come membro fondatore degli Zu, con i quali ha rilasciato 15 album (e molti singoli e compilation) con etichette internazionali come House Of Mythology, Ipecac Recordings ecc.
In parallelo agli Zu egli ha mantenuto un ethos molto aperto e curioso, che lo porta a collaborare spesso con musicisti e artisti provenienti da sentieri molto diversi: dalla musica classica con l’incredibile duo pianistico di Katia e Marielle Labeque, alla musica contemporanea con la soprano Barbara Hannigan, con il pioniere della musica elettronica Alvin Curran di Musica Elettronica Viva, da icone del rock come Mike Patton a figure della musica sperimentale come F.M. Einheit degli Einstuerzende Neubauten, David Tibet di Current 93, Stephen O’Malley dei Sunn O))), Oren Ambarchi, ecc., fino a pesi massimi del free jazz come Peter Brötzmann o Toshinori Kondo.
Ha anche scritto musica per lungometraggi e per la compagnia di teatro sperimentale Societas Raffaello Sanzio diretta da Romeo Castellucci, e per la compagnia di danza contemporanea Dewey Dell.
Ha rilasciato più di 60 album e suonato più di 2000 concerti in tutto il mondo.
In particolare nel 2016 ha lavorato con Katia Labeque e David Chalmin, la ballerina francese Marie-Agnès Gillot, si è esibito dal vivo con Bryce e Aaron Dessner dei The National e Bon Iver presso la Paris Philharmonie.

Ci ha descritto così il suo solo:
“L’idea di base del mio solo è quella di una musica elettronica organica. Musica liminale.
Una visione al confine tra il mondo delle piante ed immense macchine ultradimensionali.
Importante: Tutto ciò che sarà ascoltato non ha radici sintetiche.
Tutto nasce nel legno di un basso elettrico. Dai cavi. Dall’elettricità. E da circuiti strettamente analogici che ne elaborano il segnale.
Il suono è materiale. Nessun computer. Nessuna sintesi. Nessun preset. Niente digitale.
Controllato dal vivo con le mani, non con un mouse.
Il respiro dell’aria, l’elettricità che diventa tessitura, il movimento del corpo sono parti centrali in tutto questo.
I nostri corpi sognano e desiderano, le macchine (ringraziando il cielo) non ancora.
Un vero rituale, l’unico possibile, è radicato nel corpo.
Le molecole sottoposte al suono sono organizzate in nuove geometrie.
La meccanica ondulatoria del suono trasporta informazioni che vanno oltre il raziocinio della neo-corteccia umana e impattano sull’ animale-uomo, quindi pieno di anima.
Un altro punto per me importante è che quando si va a vedere un film, non vuoi uscire pensando quanto fosse bravo il regista. La personalità non dovrebbe entrare nel mezzo, ma essere solo un canale, un conduttore attraverso il quale viene raccontata una storia, o trasmessa una visione.
La visione, o la storia, è quello che conta. Per questo anche la proiezione nasce da un oscilloscopio, perché il suono idealmente contiene tutte le informazioni e le intenzioni.”

Fabrizio Elvetico è nato a Napoli, dove ha studiato pianoforte e composizione, perfezionandosi con Franco Donatoni. Ha alle spalle una lunga attività nell’ambito della musica antica e contemporanea, della libera improvvisazione e della sonorizzazione audiovisiva. Fondatore dell’Illàchime Quartet, ha collaborato con musicisti di varie aree, tra cui Mark Stewart, Rhys Chatham, Graham Lewis, Salvatore Bonafede, Schneider Tm, Philippe Petit, Domenico Sciajno. Dal 1999 è docente di Armonia e analisi, attualmente presso il conservatorio di Benevento.

Elio Martusciello è un compositore e musicista italiano, attivo nell’ambito della performance, dell’installazione sonora e dell’improvvisazione elettroacustica. Insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Napoli ed è membro fondatore del gruppo italiano di improvvisazione elettroacustica Ossatura. Ha collaborato con artisti come Mike Cooper, Natasha Barrett, Alvin Curran, Iancu Dumitrescu, Tim Hodgkinson, Z’EV, Dieb13, Michel Doneda etc.

Dalle ore 21.00 CENA GENUINA con CUCINA CLANDESTINA: autoproduzioni contadine e naturali, senza prodotti di origine animale.

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/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.