PLAYTIME
cronache di un presente inattuale

da giovedì 15 maggio a giovedì 5 giugno h 21
rassegna di cinema
sulla terrazza dell’asilo

Sottrarre il presente a se stesso: è questa forse la form(ul)a più semplice per descrivere il modo in cui questi film si staccano dal tempo attuale per sf(i)orarlo fatalmente. In fondo l’inattualità costitutiva del cinema, come dell’immagine in generale, consiste nel partito preso di non porsi il problema del presente, e nell’inevitabile costeggiarlo proprio quando la distanza (forse agognata?) da esso sembra definitivamente raggiunta, e ci si illude di esserselo lasciato alle spalle.
E ciò diventa ancora più lampante nel momento in cui l’attualità si dispiega come sovrapposizione di diversi conclavi, ugualmente ossimorici nel dipanarsi come circuiti aperti/chiusi di un unico spazio/mondo (esposto, appunto, alle più o meno imponenti canonizzazioni che incrociano il già canonico annuncio protratto fino all’indecenza di elezioni europee e mondiali di calcio; celebrazioni così diverse eppure identiche per il fatto che al di là del loro progressivo e inesausto pre-accadere, poi a un certo punto davvero devono esserci, e consumarsi entrambe nell’effimero conteggio di vittorie e pareggi, fino a dissolversi come il più casuale degli snuff movie).
La rassegna è curata da Roberto Cerenza.

PROGRAMMA

  • giovedì 15 maggio h 21

A Boring afternoon [Fádní odpoledne]
v.o. sott. it., di Ivan Passer, 1964 (14’)
Redemption
v.o.. sott. it., di Miguel Gomes, 2013 (26’)

  • giovedì 22 maggio h 21

Lettera da una sconosciuta [Letter from an Unknown Woman] di Max Ophüls, 1948, (86’)

  • giovedì 29 maggio h 21

Alps [Alpeis] v.o. sott. it., di Yorgos Lanthimos, 2011, (93’)

  • giovedì 5 giugno h 21

Hard to Be a God [Trudno byt’ bogom] v.o. sott. it., di Aleksey German, 2013 (170’)

***

I FILM

15 Maggio ore 21

A Boring afternoon [Fádní odpoledne]

v.o. sott. it., di Ivan Passer, Cecoslovacchia, 1964 b/n 14’

È un grigio pomeriggio domenicale, in un’osteria come tante. Sono rimasti solo pochi avventori, fra cui il vecchio Jupa, appassionato di calcio, un giovane che fuma, legge e beve come isolato in un mondo a sé stante, e delle donne che giocano a carte. Per la strada c’è solo una bellissima donna (una prostituta?) che passeggia, tutto il resto del paese è via a guardare in tv una partita importante, ma il povero Jupa non può: troppe emozioni per il suo vecchio cuore.

Redemption

 v.o. sott. it., di Miguel Gomes, Portogallo- Italia-Francia-Germania 2013, col./b.n. 26’

Quattro confessioni, o quattro lettere, di quattro persone differenti in luoghi e tempi diversi. Queste sono pronunciate, o lette, da altrettante voci narranti, mentre immagini d’archivio e in superotto, avvinghiano l’occhio dello spettatore descrivendo la vita e l’epoca in cui la persona narrante ha vissuto.

22 Maggio ore 21

Lettera da una sconosciuta [Letter from an Unknown Woman]

di Max Ophüls, USA 1948, b/n 86’

Una donna s’innamora di un pianista, suo vicino di casa. L’uomo, però, la ignora. Anni dopo il musicista incontra la ragazza senza riconoscerla. Questa volta le cose vanno meglio e tra i due scoppia finalmente l’amore. Nonostante la nascita di un figlio, la donna finisce per sposare un ricco aristocratico. Ma un giorno il suo vecchio amore si rifà vivo.

29 Maggio ore 21

Alps [Alpeis]

v.o. sott. it., di Yorgos Lanthimos, Grecia 2011, col. 93’

Quattro persone si sono riunite per formare una compagnia chiamata ‘Alpi’, attraverso cui vengono assunti come sostituti di persone decedute, a beneficio dei loro amici e parenti in lutto. I quattro sosia – che lavorano illegalmente e per questo osservano una scrupolosa e rigorosa disciplina, con tanto di nomi in codice – raffigurano i loro personaggi nei minimi dettagli. La preparazione al ruolo è molto impegnativa e per questo non accettano qualsiasi incarico, ma il defunto deve avere delle affinità con loro o un passato particolarmente stimolante.

5 Giugno ore 21

Hard to Be a God [Trudno byt’ bogom]

v.o. sott. it., di Aleksey German, Russia-Repubblica Ceca, 2013 b/n 170’

In un lontano futuro, sulla Terra il comunismo ha trovato compiuta realizzazione, e l’umanità vive prospera e felice. Un giorno, gli astronomi scoprono un lontano pianeta abitato da esseri simili agli umani, che presenta uno sviluppo corrispondente al nostro medioevo: dalla Terra viene inviata così una missione col compito di studiare le usanze e la cultura del popolo del pianeta. Uno degli inviati, Anton, si trova combattuto tra la sua missione di semplice osservatore, e il suo desiderio di intervenire nella drammatica situazione del pianeta, per cambiarla in meglio.

All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Asilo dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

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