Mercoledì 12 giugno 2019, ore 19 | l’Asilo

I Quaderni Piacentini

Storia e critica in Italia nella biografia di una rivista

di Eugenio Gazzola, (Italia, 2019, 145′)

Dopo tre anni di intensa lavorazione esce, in anteprima nel Sud Italia, il film documentario che riflette sulla storia italiana tra gli anni Sessanta e Settanta attraverso le pagine della rivista più importante della sinistra italiana. Realizzato mediante montaggio di interviste, citazioni testuali, filmati di repertorio, raccoglie la testimonianza delle migliori firme del pensierocritico italiano: Piergiorgio Bellocchio, Marco Bellocchio, Goffredo Fofi, Federico Stame, Massimo Raffaeli, Marcello Flores (che ne è responsabile scientifico), Michele Salvati, Luca Baranelli, Alfonso Berardinelli, Francesco Ciafaloni, e altri. Il film narra la mutazione degli italiani fino alla crisi degli anni Ottanta attraverso l’analisi politica e culturale, rileggendo i fenomeni più rilevanti e incisivi dell’evoluzione nazionale: il neocapitalismo e la formazione di un’industria culturale in Italia; il posto del cinema e il ruolo degli scrittori nella società; la decolonizzazione del mondo e la ricerca di un modello socialista per l’Occidente; la rivolta studentesca tra il 1967 e 68; la classe operaia e la stagione dei grandi contratti; il terrorismo e la sicurezza; il “ritorno al privato” e la caduta di tensione ideale alla fine degli anni Settanta.

Prodotto dall’Istituto di Storia contemporanea di Piacenza e dalla Regione Emilia Romagna, alla presentazione interverranno oltre al regista nonché autore dei testi sulla storia culturale e artistica in Italia (alcuni dei quali hanno riproposto esperienze letterarie e sociali della storia emiliana, oltre che nazionale) Eugenio Gazzola, che si è avvalso della collaborazione di Marcello Flores, Goffredo Fofi, direttore poi di altre riviste che hanno, altrettanto, segnato la formazione della leva del pensiero libero italiano, quali Lo straniero, e la casa editrice di pedagogia critica, Gli Asini. Animatore sociale, affezionato a Napoli dove ha partecipato all’esperienza de La Mensa dei bambini proletari di Montesanto, firma de L’internazionale, riporteranno al pubblico, introducendo il film, lo spirito di quegli anni, restituendo atmosfera e temperie di quel paese dell’oblio che è l’Italia, destinato a ripetere gli stessi errori del passato recente, se non assume, tramite la lezione dei maestri (pochi ma buoni), coscienza di sé. La memoria di sé, infatti, è l’unico modo per dotarsi di quegli anticorpi necessari a interpretare il proprio tempo ed essere fautori del proprio destino, smarcandosi dai demiurghi del pensiero dominante.

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