giovedì 17 ottobre 2019 ore 18:00 | l’Asilo

Io, l’Altro, il Mondo

mostra fotografica partecipativa

“Io, l’Altro, il Mondo” è un progetto promosso dall’associazione di promozione sociale Partaking in collaborazione con il Centro Diurno di Riabilitazione “Lavori in Corso” dell’ ASL Na1/c S.M.Antesecula.
Questo laboratorio di fotografia partecipativa nasce dal desiderio di intervenire nei contesti della salute mentale, attraverso uno sforzo concertato e congiunto tra realtà del terzo settore e sanità pubblica, per lavorare alla co-costruzione di una lingua comune tra utenti, famiglie, tecnici/operatori e tessuto sociale.
L’attivazione di dinamiche partecipative, attraverso un processo di riflessione e messa in discussione degli usuali aspetti relazionali, intende assolvere alle finalità di smantellare lo stigma sulla malattia mentale foriero di discriminazione, e ricomporre la “soggettività negata” delle persone con disagio psichico.
L’idea è quella di approfondire pratiche alternative di sperimentazione terapeutica che puntino a ricostruire l’identità perduta dello sguardo attraverso l’immagine fotografica e la costruzione partecipata e collettiva dei processi proiettivi.
Lo sguardo dell’altro che non incontriamo, o lo sguardo nostro che non si riconosce, lo sguardo sul mondo che si infrange sul plurale dei mondi che attraversa… si tratta di tracciare percorsi, disegnare mappe, rivedere orizzonti di senso e di relazione accogliendo lo scarto, le carreggiate accidentate, l’incertezza e, finalmente, ogni sorprendente incontro.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA INTERATTIVA
La mostra fotografica disegna un percorso di sperimentazione di un processo terapeutico “altro” declinato principalmente attraverso “uno sguardo nuovo portato dall’immagine di sé, dell’altro e del mondo”.
Attraverso la tecnica mediatrice della fotografia partecipativa l’immaginario non fa che rivelarsi non solo in termini di contenuto ma anche come funzione psichica che, in quanto tale, trasforma, cambia e ridefinisce la prospettiva e i ruoli all’interno di una ecologia della relazione (terapeutica e non) predefinita e, inevitabilmente, invalidante.
Le immagini esposte sono accompagnate da testi scritti, parole, pensieri, riflessioni emerse durante gli esercizi di “fotostimolo”. I fruitori della mostra saranno invitati a partecipare attivamente al processo collettivo lasciando un proprio contributo scritto acanto alle immagini esposte.

/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’ arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata dall’Asilo.