Venerdì 20 ottobre 2017 ore 22:00 – l’Asilo

La bestia CARENNE in concerto

Presentazione del disco “Coriandoli”

CORIANDOLI” [Ascoltalo qui] (Bulbart – Believe Digital, 24 febbraio 2017) è il nuovo disco de la bestia CARENNE, in uscita per Bulbart con licenza Creative Commons a tre anni dal precedente “Catacatassc’” (2014) e a sei dall’ep “Ponte” (2011). Artisticamente autoprodotto, “Coriandoli” è stato registrato tra l’isola di Procida, Cuma e il centro storico di Napoli, dove il quartetto ha sigillato nove canzoni imprevedibili, sorrette da una visione del folk spiccatamente obliqua e mescolata fra acustico, elettrico ed elettronico, accorpando disparati frammenti sonori e suggestioni assortite in una forma di cantautorato viscerale, che preme sulle costole di chi ascolta immaginando architetture vorticose.
Immaginate se per uno strano scherzo del tempo i cantautori italiani del Folkstudio si trovassero catapultati al Club to Club e viceversa. Ecco, il suono de la bestia CARENNE sta lì. In una dimensione inimmaginabile ma concretizzata da queste canzoni dagli equilibri complessi eppure fertili, dove il suono non è lucidato a puntino ma neanche lo-fi e la bestia si nutre di molteplici pietanze. Traccia dopo traccia spuntano infatti sequenze elettroniche, casse dritte, ricami di acustica, rimasugli funky-rock suonati in un bar di Kabul degli anni ’70, brevi lande di synth cementizi, bassi che incedono guardinghi, gracidii di elettriche, code di dolceamara indolenza desertica, elementi di musica concreta vissuti come oggetti sonori. E poi soluzioni armoniche e ritmiche che ritornano lungo la tracklist e connettono fra loro le tracce. Tutto ciò mentre la voce è sempre un po’ inquieta e le parole sono tremori di dolore, rospi sputati, colpi di scalpello, getti di sangue e umori, versi da tenersi stretti.
Coriandoli” apparentemente è un disco da ascoltare nella sua interezza e a cui dedicare tempo e attenzione: nonostante ciò nasconde un singolo radio schizofrenico e ballabile come “La notte di San Giovanni”, ovvero l’electro-punk in salsa Carenne. E intanto si sente debitore verso il passato aprendosi con uno stretch-reverse dell’ultima traccia di “Catacatassc’” e chiudendosi con “Le mosche”, brano che ha la palpitazione “di chi attraversa l’ultimo covo, l’ultimo tunnel, l’ultimo tormento, l’ultima prigione, l’ultimo drone. Perché alla fine, forse, la bestia esce dalla gabbia e respira.” E l’aria è tutta piena di coriandoli.

Uno dei dischi più sorprendenti e gustosi usciti in Italia da mesi.” Blow Up
Un concept di grande impatto.” Vinile
Una primizia d’innovazione e intrattenimento.” OndaRock
Un album che rapisce la ragione, l`annienta entrando nelle viscere.” Mescalina
Una musica che ha proprio il sapore di una vita intera.” Idiepercui

LA BESTIA CARENNE respira dall’ottobre 2011. Nasce come progetto unitario e definito grazie all’ep autoprodotto dal titolo Ponte. La band è attiva dal 2012 e vanta piu di 160 date. Oltre ad aver condiviso il palco con Marlene Kuntz, Edda, Brunori Sas, Iosonouncane, Marta Sui Tubi, Bud Spencer Blues Explosion, Francesco Di Bella, Folkabbestia, Nick Mulvey, Maximilian Hecker, La Bestia Carenne annovera tra le date di maggior successo il set di apertura ai Modena City Ramblers per il Meeting del Mare 2012 a Marina di Camerota, quello ai 24 Grana per il Riot Music Festival nel luglio 2012 ad Ostuni e la vittoria, dopo soli 7 mesi di intensa attivita live, del premio per il miglior arrangiamento a Botteghe d’Autore 2012 consegnato da Enrico Deregibus del Club Tenco, la partecipazione al Folk Festival di Roma a Villa Ada (con Eugenio Finardi, Leo Pari, Roberto Angelini, John De Leo, Colapesce e altri). Il Tour di Catacatassc’ li ha visti impegnati per 6 mesi in oltre 80 date in tutta Italia. Nel 2017 pubblicano il loro 3 lavoro, Coriandoli.

La Bestia Carenne si nutre dei respiri di:
Giuseppe Di Taranto: voce, chitarra
Antonello Orlando: chitarra elettrica
Paolo Montella: voce, basso, tastiera
Giuseppe Pisano: batteria e elettronica.

Potete ascoltarlo ovunque:
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Potete acquistarlo qui:
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Sul web potete trovare La Bestia Carenne qui:
SITO UFFICIALE
BULBART LABEL
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SOUNCLOUD
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in occasione del concerto, potremo gustare le preparazioni di Cucina clandestinA, collettivo di contadin* birrai di Napoli e provincia:

contadin*
Coltiviamo e produciamo nel rispetto di madre terra.
Cuciniamo utilizzando quello che è disponibile nelle nostre terre, secondo le stagionalità. Ciò che non abbiamo lo acquistiamo da una rete di compagn* che rispettano i nostri metodi di produzione.
Abbiamo ripreso semi antichi di varietà locali e le riproduciamo nei nostri piccoli semenzai.
Non trattiamo le nostre terre con prodotti chimici, utilizziamo metodi naturali , dalla permacultura alla biodinamica, per la cura dei nostri orti e dei nostri alberi.

clandestin*
Autocertifichiamo i nostri prodotti e non crediamo nei marchi e nelle autorizzazioni convenzionali, ma nel rapporto diretto e libero tra chi produce e chi mangia.
Siamo parte del movimento nazionale genuino clandestino.
“Contestiamo il sistema di norme imposte dal sistema capitalistico-industriale che, nel campo alimentare, vieta la libera trasformazione dei prodotti contadini, favorendo permesso di soggiorno o diritto di cittadinanza; è fiero di essere Clandestino e porta avanti le sue lotte e la sua esistenza con o senza il consenso della Legge”. (dal manifesto di Genuino Clandestino).

rifiuti zero
Utilizziamo vere e proprie stoviglie e detersivo ecologico, diffondendo la pratica dei ‘rifiuti zero’ .
Gli “scarti” prodotti durante i nostri interventi sono solo di materia prima organica, come avanzi di cibo e carta riciclata non sbiancata che possono essere trattati nella frazione umida.
“il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto”

info:
cucinaclandestina@autoproduzioni.net

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/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.