Venerdì 4 gennaio | Scugnizzo Liberato e sabato 5 gennaio | l’Asilo

La cura del comune

Laboratorio del gruppo Ecologie Politiche del Presente

La cura è l’azione giornaliera che gli esseri umani realizzano per il proprio benessere e per il benessere della propria comunità, definita come l’insieme delle persone che vivono in prossimità e con le quali si coabita un certo ambiente. In questi spazi di comunità, ed anche nella società nel suo complesso, una grande quantità di lavoro è dedicata al sostentamento, alla riproduzione, all’appagamento delle relazioni umane. In questo senso la cura è sempre un processo di messa in comune e di agire in comune. Questa continua messa in comune è l’immanente attività che produce e sostiene i beni comuni, cioè le risorse condivise collettivamente da una comunità. Un insieme di istituzioni e regole definite a livello comunitario governa l’uso della risorsa condivisa. Le persone coinvolte (i comunardi, the commoners) nella produzione e nell’uso del bene comune (ri)producono le istituzioni attraverso la loro azione collettiva in rete (la messa in comune, il commoning).

Il laboratorio si svolgerà in quattro momenti: lavoro sul campo, lavoro di gruppo, cineforum, tavola rotonda

1. Lavoro sul campo (venerdí 4/1, h 11:00-13:00)

dove: Scugnizzo Liberato; cosa: visita agli spazi di lavoro collettivi e alle attività di mutualismo.

L’idea è quella di partire dalla prassi (in questo caso occupazione, ricostruzione e autogestione di uno spazio abbandonato come forma di lavoro collettivo che crea un bene comune) portando le persone a visitare lo spazio liberato e conoscere le attività che vi si svolgono.

Coordina e facilita: Roberto Sciarelli, CES/EcoSoc (Coimbra)

A seguire pranzo sociale in sostegno al progetto di cucina recuperata dello Scugnizzo Liberato

2. Lavoro di gruppo (venerdí 4/1, h 15:00-17:00)
dove: Scugnizzo Liberato; cosa: discussione dei materiali raccolti durante il lavoro sul campo.

Il laboratorio consiste in una mappatura concettuale delle attività che si svolgono quotidianamente per garantire il benessere della propria persona, della propria unità familiare e dei circoli sociali cui si appartiene (ad es.il circolo lavorativo, il circolo di attivismo, il circolo amicale). Questo serve ad esplorare l’immaginario di cura di ciascun partecipante al laboratorio, per poi socializzarne le caratteristiche, i processi e i compiti di cura di ciascuna esperienza e analizzare come tali compiti vengono assegnati e ripartiti nei vari contesti analizzati.

Coordina e facilita: Giacomo D’Alisa, CES/EcoSoc (Coimbra)

3. Cineforum (venerdí 4/1, h 17:30-19:30)
dove: Scugnizzo Liberato; cosa: proiezione di documentario Com un Gegant Invisible. Can Batlló i les Ciutats Imaginàries, in catalano con sottotitoli in italiano (a cura di CES/Ecosoc).

Il film parla dei soggetti e collettivi che hanno occupato uno dei più grandi spazi urbani a Barcellona nel periodo post crisi (Can Batllò). Can Batllò che si trova nel quartiere operaio di Sants è oggi considerato tra i più grandi incubatori del procomune urbano nella capitale Catalana.

Introduce e modera il dibattito: Giacomo D’Alisa, CES/EcoSoc (Coimbra)

4. Tavola rotonda (sabato 5/1, h 10:30-13:00)
dove: Ex Asilo Filangieri; cosa: interventi di Laura Centemeri (CNRS, Parigi), Nicola Capone (Gruppo di studio PAN, Napoli), Roberto Sciarelli (CES/EcoSoc, Coimbra) seguiti da dibattito.

Il dibattito che conclude il nostro laboratorio ha lo scopo di ‘tradurre’ conoscenza specialistica da diversi approcci/ambiti disciplinari in un sapere co-prodotto con i/le partecipanti, mettendo dunque al centro la comunicazione e la discussione delle esperienze condivise nella giornata precedente. I testi indicati nella bibliografia, di facile reperimento, concorreranno a formare una comune base di riferimento teorico per la discussione.

Introduce e modera: Stefania Barca (CES/EcoSoc)

Bibliografia essenziale

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/per-unecologia-del-comune/20177

http://www.commonware.org/index.php/gallery/841-la-rivoluzione-dei-commons-contro-il-disincanto-del-mondo

http://www.commonware.org/index.php/neetwork/85-inchiesta-operaia-e-lavoro-di-riproduzione#_ftnref

https://www.unive.it/media/allegato/dep/n20-2012/Ricerche/Riflessione/7_Federici_Politica__beni_comuni.pdf

https://www.personaedanno.it/attachments_static/attachments/allegati_articoli/AA_021716_resource1_orig.pdf

D’Alisa G., Deriu M. and Demaria F. (2018). “Cura”. In D’Alisa G. Demaria F. and Kallis G. (eds) Decrescita: Vocabolario per una nuova era. Jaca Book

Helfrich S. and Bollier D. “Beni Comuni” (2018). In D’Alisa G. Demaria F. and Kallis G. (eds) Decrescita: Vocabolario per una nuova era. Jaca Book

Giardini F., “Politica dei beni comuni. Un aggiornamento” (2012)
https://www.academia.edu/2401281/Politica_dei_beni_comuni._Un_aggiornamento

Chi siamo

Stefania Barca è senior researcher al Centro de Estudos Sociais dell’Università di Coimbra, dove insegna Ecologia Politica e coordina la Oficina de Ecologia e Sociedade (EcoSoc). È autrice di numerosi lavori in inglese, portoghese e italiano, e del libro Enclosing Water. Nature and Political Economy in a Mediterranean Valley, per il quale ha vinto il premio Turku di storia ambientale nel 2011. Da qualche anno studia il nesso tra ecologia e lavoro in prospettiva femminista e storico-materialista.

Nicola Capone (https://nicolacapone.academia.edu), laureato in Filosofia, si è formato presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Attualmente è docente di storia e filosofia nei Licei e PhD/cultore della materia in Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Salerno (Laboratorio “H. Kelsen”). Fra i temi più recenti della sua attività scientifica vi sono la relazione fra norma e spazio nella prospettiva del diritto costituzionale e della ecologia politica, i beni comuni e gli usi civici e collettivi urbani. In questa prospettiva si segnalano fra gli altri Del diritto d’uso civico e collettivo dei beni destinati al godimento dei diritti fondamentali («Politica del diritto», dicembre 2016); The concrete Utopia of the Commons. The right of “Civic and collective use” of public (and private) goods («Philosophy Kitchen», ottobre 2017); Beni comuni, usi civici e comune: oltre la logica proprietaria, in La rivolta della cooperazione. Sperimentazioni sociali e autonomia possibile, a cura di A. Fumagalli, G. Giovannelli, C. Morini (Mimesis 2018), la curatela, insieme a G. Preterossi, del volume di Stefano Rodotà, Beni comuni. L’inaspettata rinascita egli usi collettivi (La scuola di Pitagora 2018).

Laura Centemeri è ricercatrice in sociologia dell’ambiente al CNRS francese ed è membro del Centre d’Étude des Mouvements Sociaux dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi (http://cems.ehess.fr/index.php?3393). Le sue ricerche vertono sull’ambientalismo, come fenomeno culturale e politico. Ha fatto ricerca sulle mobilitazioni ambientali in situazioni di disastro ambientale (Seveso) e di conflitto contro grandi infrastrutture (l’aeroporto di Milano-Malpensa). Più di recente ha lavorato sul movimento transnazionale della permacultura e la sua diffusione in Italia. E’ autrice di “Ritorno a Seveso. Il danno ambientale, il suo riconoscimento e la sua riparazione” (2006, Bruno Mondadori) e di “Réhabiter. Enquête sur le mouvement de la permaculture” (2019, Editions QUAE).

Giacomo D’Alisa è uno studioso di ecologia politica con un conoscenze interdisciplinari. Ha un approccio basato sia su complesse teorie politiche (come la teoria Gramsciana dello Stato) sia su modelli quantitativi di metabolismo sociale e ambientale. Ha lavorato insieme a importanti scienziati sociali, essendo un membro centrale della scuola catalana di giustizia ambientale e decrescita. Attraverso il suo lavoro accademico ha sviluppato un quadro teorico critico e innovativo, tratto a partire dall’economia ecologica, dalla teoria politica, dai modelli di valutazione integrata e dall’economia politica urbana, con lo scopo di analizzare i cambiamenti negli schemi di metabolismo sociale e le conseguenti ingiustizie ambientali che possono generare.

Roberto Sciarelli è uno studente di dottorato del corso “Democracy in the 21st century” al Centro de Estudos Sociais dell’Università di Coimbra. Ha ottenuto una Laurea Magistrale in Relazioni internazionali e studi europei presso l’Università di Firenze, con una tesi sul tema “Environmental human rights: exploring the relationship between international organizations, social activism and transnational corporations”. Ha ottenuto inoltre il Diploma finale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ha preso parte a progetti di scambio con l’École normale supérieure di Parigi. Le sue esperienze di lavoro comprendono stage presso il CDCA – Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali e il magazine La nuova ecologia. La sua ricerca attuale riguarda il rapporto fra la politica dei subalterni e la nascita di nuove esperienze di commoning nella città di Napoli, analizzate attraverso le lenti degli studi postcoloniali e dell’ecologia politica urbana.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo