Lettere di uno stolto agli scienziati del mondo
Appunti per uno spettacolo in divenire

giovedì 5 maggio 2016 ore 21:00 l’asilo

 

Regia e drammaturgia: Giuseppe Sollazzo
Musiche originali: Carlo Faiello
Con: Antonella Albanese | Marco Ciccarelli | Astrid Crecchia | Gabriele D’Acquino | Stefania Esposito | Lisa Imperatore | Angelo Matarazzo | Vincenzo Merolla | Fortuna Montariello | Massimo Nota | Gianluca Passarelli | Rosa Pelliccia | Michele Romeo di Tuosto | Carla Salinardi | Antonino Scialdone
Assistente alla regia: Maria Elena Arpaia
Elementi scenici: Massimo Nota
Costumi: Renato Delehaye e Francesco Davide
Luci: L’Asilo
Fonica: Giuseppe Caliendo
Sartoria: Lorenzo Zambrano

Un progetto: associazione Jules Renard e l’asilo

L’associazione Jules Renard ha utilizzato gli spazi dell’Asilo, attraverso il laboratorio aperto “Guardare il dito e non la luna” da marzo ad aprile 2016, da cui è nata la messa in scena del 5 Maggio 2016, “Lettere di uno stolto agli scienziati del mondo”, appunti per uno spettacolo in divenire, ospite, ad Ottobre, del Theatre du nord est a Parigi diretto da Jean Jeener, critico teatrale del Figaro.

“Lettere di uno stolto agli scienziati del mondo” offre una galleria di immagini filtrate attraverso lo sguardo degli ultimi, degli esclusi, dei bambini, di coloro chiamati a misurarsi con un destino non sempre benevolo. La nostra contemporaneità è chiamata ad un gioioso corpo a corpo con il teatro. I fatti grandi si intrecciano alle piccole avventure quotidiane. La ragazza convertitasi all’Islam cacciata di casa. L’approdo dei migranti avvolti in teli d’oro. Le foto sorridenti dei politici. Un uomo al telefono combatte con le voci registrate dei dischi automatici. File lunghissime all’ingresso di un ufficio pubblico mentre gli impiegati aspettano calmi l’ora d’inizio delle ostilità. Bambini giocano con scarpe abbandonate e con i sogni dei proprietari. Uomini fanno volare bolle di sapone. Donne in abito da sera le rompono danzando e suonando. Marinai sulle banchine sognano sirene. Vecchie istantanee scandiscono il tempo della vita e della morte. Le immagini scaturiscono una dall’altra per dare vita al teatro della speranza, capace di mostrare il lato segreto delle cose. E hanno poco bisogno di parole, le immagini, nascono in scena per parlare il linguaggio del Teatro e legarsi all’immaginazione di chi guarda.

BIO
Giuseppe Sollazzo ha studiato regia al DAMS di Bologna. Dal 1980, per diciotto anni, è aiuto regista di Roberto De Simone. Dal 1985 al 1989 è critico teatrale per “Il Mattino” di Napoli. Regista di opere liriche e teatro di prosa, docente di teoria e tecnica dell’interpretazione scenica al Conservatorio di Avellino.
E’ attivo tra Parigi e Napoli. Tra le ultime produzioni: “Il giorno in cui ci siamo incontrati e non ci siamo riconosciuti” fantasia scenica senza parole, presentato al Napoli Teatro Festival con una compagnia di trenta attori di varia nazionalità e “La Moliere” in scena al Teatro Essaion di Parigi fino a tutto maggio 2016.

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/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.