mercoledì 12 dicembre ore 21
Ex Asilo Filangieri

PICCOLI PEZZI poco complessi

un omaggio a Michel Houellebecq e alle sue “Particelle Elementari”

InBalìa // Compagnia Instabile

piccoli pezzi 2

Dichiarazione di Poetica

Fare un bambino, un autoscatto, unʼopera dʼarte. Guardarsi allo specchio. 
Farsi un ritratto o una bella scopata, creare a propria immagine e somiglianza. 
Creare. Un avatar, un account in rete, un esperimento genetico e altro. Ancora. 
Prolungarsi, moltiplicarsi. Finirsi.
“Piccoli Pezzi” è una spettacolare riflessione sulla riproduzione e il terrore di scoprirsi inefficaci, sterili, 
poco rappresentativi di se stessi e del tempo in cui si vive. 
Una drammaturgia di corpi e parole sulle possibilità riproduttive della specie umana e i suoi effetti collaterali. 
Una scena co/stretta. Due uomini, talmente diversi da essere fratelli, si ignorano. 
(Fratello = la cosa più vicina a me e più lontana da me) 
Una donna, afflitta da desiderio di maternità, li prova. 
(Desiderio = bugia. Una bugia è utile quando aiuta a trasformare la realtà) 
Tre universi che mutano continuamente, fra amplessi acrobatici, analisi del sangue, videochattate e giri al supermercato. Le masturbazioni di tre individui dispersi nelle stanze vuote delle loro case, muti lungo i viali luminosi della loro città. La Paura nei loro cromosomi, Paura come risorsa per sopravvivere, Paura degli altri per sopravvivergli. Se stiano cercando un figlio o una buona ragione per estinguersi è difficile da stabilire: questa è lʼepoca dellʼuomo e della sua riproducibilità tecnica. Fino a considerare la possibilità del proprio superamento. Fino a La Fine

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InBalìa // Compagnia Instabile // Marco Cacciola, Michelangelo Dalisi, Francesco Villano è impegnata dal 10 al 15 all’Ex Asilo Filangieri con il laboratorio DA OGGETTO A SOGGETTO liberamente innestato su Amleto di W. Shakespeareun ciclo di laboratori attraverso gli spazi d’arte liberati d’Italia: prima di attraversare l’Ex Asilo Filangieri è stato a Macao (Milano) dal 26 al 29 novembre, alTeatro Garibaldi Aperto (Palermo) dal 3 all’8 dicembre; dopo sarà al Nuovo Cinema Palazzo.

drammaturgia: Magdalena Barile
con Marco Cacciola, Lucia Mascino e Francesco Villano
coreografia: Lara Guidetti
scene e costumi: Petra Trombini
luci: Luigi Biondi
organizzazione: Debora Meggiolaro
regia: Marco Cacciola e Francesco Villano

Questo lavoro è un esperimento, un figlio, con due padri. Siamo partiti accogliendo le differenze, accettando lʼindipendenza dellʼaltro, senza paura di perdere la nostra individualità. Ci siamo circondati di persone/artisti che stimiamo, co/autori che hanno influenzato le nostre scelte, condividendo con noi codici e linguaggi differenti, a volte anche contrastanti. Il tema è la procreazione, biologica e artistica, in tutte le sue accezioni, anche le più estreme. La paura di una scelta, la responsabilità legata al fare. La tecnologia qui è usata come filtro, come una maschera per nascondersi o per denudarsi. In questo nuovo fluorescente mondo Huxleyano nessuno sembra potersi o volersi veramente prendere la responsabilità di un incontro, di un atto autentico, generatore di senso. Ogni azione è condizionata dalla volontà di controllare per non essere controllati. Una Paura che detta regole di sopravvivenza, per resistere al tempo, per non perdersi nel passaggio dallo stato di figli a quello di genitori. Una fuga nella mediocrità. In questo non luogo tutti si studiano, tutti cercano di soddisfare i propri desideri attraverso lo sfruttamento dellʼaltro, di sponda, sempre continuando a vagare in universi paralleli. Nel liquame di queste ossessioni contemporanee, riconosciamo ancora, tuttavia, lʼumanità, la contraddittorietà, la bellezza, la natura del divino e del poetico di una razza che ancora, forse, non ha ceduto alla tentazione di estinguersi. Fino a oggi.

Marco Cacciola e Francesco Villano

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l’ingresso è libero, la sottoscrizione gradita

All’Ex Asilo Filangieri i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Ex Asilo Filangieri dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.