mercoledì 9 luglio 2014 h 20.00 | l’asilo

FUOCHI FATUI + THIRST

la residenza di danza NIKUTAI apre le porte

ideazione, coreografia, luci e suoni: Marie­Thérèse Sitzia

danzano: Paola Maria Cacace, Serena Costantino, Ambra Marcozzi, Rosaria Clelia Niola, Agnese Viviana Perrella, Simona Perrella, Claudia Sacco, Francesco Sannino

Per la fine della residenza di danza NIKUTAI condotta da Marie­Thérèse Sitzia, presentiamo due performances in due ambienti diversi dell’Asilo, Cripta e Refettorio, ponendo al centro dello studio il corpo/il tempo/il luogo come presenze che coabitano e si disvelano modificandoli.

Grado 0. Capitolo III. Fuochi Fatui.

Cripta, h 20.00, durata 20′

Performance corale. Nell’oscurità qualcosa nasce diventa traslucido per poi avanzare e diventare trasparente.Il lavoro indaga la zona liminare da opaco a traslucido a trasparente, ponendo lo spettatore al centro di questo processo.

Thirst

Refettorio h 21.00, durata 15′

Performance sul tema della sete.Il lavoro parte da una condizione di limite. Dato un compito preciso, la drammaturgia coreografica nasce dall’assunzione e dalla risposta che ognuno dei performers attua e da come si differenzia nel corpo di ognuno di essi. Condividendo lo stesso spazio temporale, ma tutti in modo differente tanto da mettere in crisi l’occhio dello spettatore, che è continuamente stimolato a guardare ciascun corpo; infatti tutti gli attuanti generano una emozione diversa.

Questo lavoro nasce dall’esigenza di indagare il corpo in uno spazio esterno non convenzionale, impulsi generati da paesaggi interni inquadrati sotto la cifra del limite.

[pullquote1 align=”center” variation=”pearl” textColor=”#000000″]A seguire, alle 21,30 circa, in terrazza continua la rassegna OZU: CINEMA DELLA MUTAZIONE con il film Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Asilo dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

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