In merito alle dichiarazioni del capogruppo dell’opposizione al Consiglio Comunale di Napoli Gianni Lettieri, riportate il 6 marzo 2012 dal Corriere del Mezzogiorno, gli occupanti dell’Asilo della Conoscenza e della Creatività e del collettivo di lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale La Balena, sentono l’esigenza di chiarire due o tre punti sulla questione.

Il Consigliere Lettieri afferma: “Non è assolutamente giustificabile alcun tentativo di giustificazionismo verso chi, illegittimamente, si è appropriato dell’ex asilo”.

Aldilà della cacofonia dell’enunciato, ci chiediamo chi abbia giustificato cosa e ci preme sottolineare che nessuno si è appropriato degli spazi dell’ex-asilo Filangieri, che resta aperto – stavolta davvero aperto – a chiunque voglia attraversarne gli spazi. Con la nostra azione abbiamo iniziato un percorso per progettare una reale ed efficace destinazione d’uso dell’Ex Asilo Filangieri per e con l’intera cittadinanza e in particolare per chi, in città, lavora nel settore della produzione culturale e immateriale.

Il Consigliere Lettieri sente il bisogno di appellarsi alle istituzioni per il ripristino della legalità: “Per questo invito gli enti preposti, in primis il Comune di Napoli, del quale non comprendiamo il silenzio e l’immobilismo sulla vicenda, a mettere in atto, velocemente, tutte le procedure utili a far sgomberare quanto prima la struttura e restituirla alle finalità culturali cui è stata destinata”.

A nostro modo di vedere l’ex-Asilo non è stato – purtroppo – destinato ad un uso specifico se non quello di ospitare in una piccola ala dell’immobile gli uffici della Fondazione Forum Universale delle Culture che, ad oggi, continua ad essere un mero fantasma amministrativo, un modello di gestione che fin da subito ha dimostrato la propria inadeguatezza. Essendo quest’ultima un’istituzione a totale partecipazione pubblica, ci domandiamo se il denaro utilizzato non sia stato in realtà speso in assenza di qualsiasi strategia di sviluppo incentrata sulla produzione culturale. Ci piacerebbe sapere se il Consigliere Lettieri sia a conoscenza delle finalità culturali a cui lo spazio è destinato, visto che anche nell’intervento pubblicato nello stesso giorno e sul medesimo quotidiano dall’Assessora alla Cultura della Regione Campania, Caterina Miraglia le finalità e i progetti relativi al Forum risultano, a meno di un anno dall’evento, ancora estremamente approssimativi e fumosi.

Siamo, oltre ogni ragionevole dubbio, convinti che la nostra azione non sia assolutamente ascrivibile in quelle “iniziative autarchiche ed estemporanee” richiamate dall’Assessora ma piuttosto sia una sperimentazione di un laboratorio per la trasformazione reale delle politiche culturali, che riteniamo vettori sostanziali di sviluppo e di emancipazione del territorio.

Esaurite le considerazioni in merito alle dichiarazioni, ci preme sottolineare un dato giuridico che assume un’importanza fondamentale. L’occupazione e la riapertura di luoghi sottoutilizzati è stata avallata anche dalla recente sentenza della VII Sezione Civile del Tribunale di Roma in merito alla vicenda dell’occupazione dell’ex-Cinema Palazzo del quartiere di San Lorenzo della Capitale: “L’occupazione del Cinema Palazzo è un fatto notorio, avendone parlato diffusamente i media e trovandosene ampia traccia anche in Internet. Le stesse parti di questo procedimento non negano il fatto oggettivo dell’attuale occupazione dell’edificio ad opera di una moltitudine di persone. […] L’interesse alla base dell’azione dimostrativa consistente nell’occupazione dell’edificio è di natura politica, non patrimoniale o egoistica: i dimostranti, che ancora oggi occupano l’immobile contrastano la destinazione che la società ricorrente vorrebbe imprimergli, rivendicando la conservazione della tradizionale vocazione “culturale” dell’ex-Cinema Palazzo”.

Pur consapevoli delle differenze tra la situazione citata e la vicenda dell’occupazione dell’Ex Asilo Filangieri, ciò che riteniamo opportuno evidenziare è l’assoluta legittimità di pratiche incentrate sulla restituzione alla collettività di spazi sottoutilizzati, potenzialmente capaci di innescare processi di trasformazione del tessuto urbano e di miglioramento della qualità della vita della cittadinanza.

Al presente intervento gli occupanti dell’Asilo della Conoscenza e della Creatività allegano la lettera inviata loro dal consigliere d’amministrazione della Fondazione, Giuseppe Boccanfuso, che testimonia l’attuale situazione contraddittoria in cui versa la vicenda organizzativa del Forum Universale delle Culture 2013. Inoltre manifestazioni di solidarietà sono state espresse dal consigliere scientifico del Forum Guido Lombardi e dal direttore Generale dimissionario Francesco Caruso.