proiezione del film

 

VIAGGIO NEL DOPO-STORIA / VOIAGE EN POST-HISTOIRE

di Vincent Dieutre

con Simon Versnel, Vincent Dieutre, Emmanuel Pierrat
Paris, La Huit Production 2015, 80 min
versione inglese sottotitolata in francese

l’Asilo / venerdì 3 marzo / h 18.30
sarà presente il regista Vincent Dieutre

Alex e Tom si amano, si sono amati, si sono sposati, non si amano più, si amano ancora… Arrivano a Napoli per qualche giorno di vacanza al sole, lontano da Londra e dagli affari, non si sa mai. Capiamo che hanno ereditato una casa, ma forse sono qui solamente per ripartire da zero, o divorziare, finirla una volta per tutte, rompere, lasciarsi, fare la pace.

Alex e Tom sono Simon Versnel e Vincent Dieutre, due persone vere: una vera coppia di separati, due semplici “sexfriends”, due vecchi amici? Due personaggi riflessi di quelli di un capolavoro del cinema italiano che si ritrama sotto i nostri occhi.
Vincent guarda l’Italia di oggi e la filma con fragili immagini seppia. Vincent filma come respira, non nasconde niente, soprattutto i dettagli, i piccoli fatti quotidiani, le cuciture. Il film sarà anche la storia di ciò che potrebbe essere un film girato di riflesso a Viaggio in Italia di Rossellini (1954). Ritornare sulle tracce, vedere e misurare ciò che è cambiato, che non è cambiato. Vincent lo chiama Exercices d’Admiration, dopo Kawase, Cocteau e Eustache, sarà il suo quarto esercizio. Un modo di filmare NEL cinema, prendere il cinema come personaggio. Forte del suo diritto d’inventario, Vincent invita Emmanuel Pierrat, celebre avvocato specialista in diritti d’autore, ad esporgli le regole del gioco…

Se Viaggio in Italia resta la matrice, il titolo di questo nuovo film riconduce Vincent a Pasolini – Viaggio nel Dopo-Storia. Onnipresente e luminoso in Rossellini l’europeo, il sentimento della Storia preoccupa tutta l’opera di Pasolini, dalla poesia alla politica. Vincent Dieutre è in effetti l’erede dei due, nel senso in cui la sua poetica è coinvolta con il tempo, la catastrofe, l’attualità, in una forma di resistenza. Il film ci tuffa nel dopo-storia, questo tempo già annunciato da Pasolini a metà anni sessanta, nuova era della post-storia, che cancella gli spettri e i racconti del passato, provoca il più atroce dei livellamenti, quello di corpi e carne senza memoria, inebetiti davanti alla televisione, al calcio, agli I-pad e alla politica/violenza. I diritti di remake del reale si negoziano a prezzo d’oro, mentre le lucciole della speranza si spengono una a una, come lo dipinge anche Vincent Dieutre nel suo recente Orlando Ferito. Sullo sfondo di un’ Europa in difficoltà, le due opere dialogano, carezzano l’idea di un nuovo principio/speranza.

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All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.