Sgombero all’ex Asilo Filangieri

di Antonio Di Costanzo

Su Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/06/sgombero-allex-asilo-filangieri.html?ref=search

SCATTANO i sigilli all’ex Asilo Filangieri. O meglio: scatta il sequestro preventivo dei locali al terzo piano, occupati dal collettivo “La Balena” da nove mesi. La nuova sequenza di un film pieno di paradossi va in scena venerdì notte quando la polizia municipale si presenta nella struttura. È l’ennesimo controllo: agenti richiamati dalla gente del luogo che protesta per la musica troppo alta, recita una versione. L’altra, invece, racconta di vigili urbani già in stato di allerta per il tam tam su Facebook che da giorni annunciava il concerto del gruppo Elem.

Sull’occupazione e sulle attività svolte nel palazzo di proprietà del Comune c’è un fascicolo aperto dalla procura. Le indagini sono affidate alla polizia municipale, guidata dall’ex colonnello dei carabinieri Attilio Auricchio, che ha la delega a indagare su una storia piena di compromessi, con il Comune che vorrebbe tornare pienamente in possesso dell’immobile, ma che, allo stesso tempo, per bocca del sindaco Luigi de Magistris, si dichiara contrario agli sgomberi coatti. Un tira e molla che va avanti da mesi. Non a caso gli agenti, al comando del tenente Giuseppe De Martino, agiscono con estrema cautela aspettando la fine del concerto, anche per evitare problemi di ordine pubblico.

«Era in corso uno spettacolo di musica dal vivo di un gruppo e si somministravano, vendendole, bevande, e si raccoglieva una sottoscrizione economica per l’ingresso – dichiara il Comune – si trattava dunque di attività di pubblico spettacolo e trattenimento prive di autorizzazione. La polizia municipale ha proceduto all’identificazione di alcune persone presenti invitandole a lasciare la sala. Nella mattinata, al termine del primo esito degli accertamenti, si è proceduto al sequestro della sala del terzo piano, compresa la relativa strumentazione (due mixer, apparecchiatura elettrica e il palco), affidandola in custodia al funzionario preposto del Comune».

“La Balena” afferma che durante la notte non c’è stato lo sgombero dei partecipanti al concerto che sono rimasti fino alla fine e poi sono rientrati nella struttura «per invitare i poliziotti ancora presenti a uscire, considerando, peraltro, che lo spazio custodisce i nostri mezzi di produzione». Dopo il sequestro dei locali gli aderenti al collettivo, formato per lo più da lavoratori precari del mondo dello spettacolo, si riuniscono in assemblea, parlano di «atto intimidatorio» e diffondono un nuovo comunicato al vetriolo con accuse al Comune: «Riteniamo che le motivazioni dell’operazione siano totalmente pretestuose – si legge – registriamo che questa amministrazione, che ha fatto della partecipazione e dei beni comuni il suo programma “rivoluzionario”, resta in silenzio avallando la chiusura di un luogo che sta ridando vita ad uno spazio pubblico vuoto».

Per martedì è stata annunciata una nuova assemblea nella struttura del centro storico.

L’assessore comunale ai Beni Comuni, Alberto Lucarelli, pur affermando che «l’intervento rientra nelle attività autonome della polizia municipale», sottolinea che «è necessario evitare che nello stabile si svolgano attività in palese contrasto con il protocollo di responsabilità e con i vincoli posti dall’ordinamento giuridico vigente, soprattutto in tema di sicurezza e incolumità di cose e persone. Contrasto – conclude – che rischia di trasformare la vocazione naturale del bene comune, che l’amministrazione sostiene e promuove, in un bene a uso privatistico e commerciale».