domenica 15 gennaio 2017 ore 20 l’Asilo

Sciò Sciò
femmeniell, tombola e tammorre

Scio’Scio’, femmeniell tombola e tammorre è uno spettacolo nato nel 2009, unico annuale di musica popolare partenopea e gioco della tombola, ideato da A.F.A.N (Associazione Femmenell Antiche Napoletane).
Con i trascorsi di sette edizioni organizzate e con un significativo consenso di pubblico, Sciò Sciò vuole essere una presentazione del grande lavoro che i soci ricercatori quotidianamente svolgono sul territorio. Lavoro che consiste nel recupero della memoria storica, e nell’arricchimento del proprio archivio sul personaggio del femminiello e su tutto ciò che lo circonda. Questa esigenza nasce da un forte sentimento di appartenenza a questa terra e dal riscontro dell’appiattimento globale e culturale di tutti i valori che stiamo vivendo.

Sciò Sciò, che ha visto la luce grazie anche all’aiuto economico e logistico del Circolo Anziani del Centro Luterano di Torre Annunziata (che ne ospitò la prima edizione), viene dedicato ogni anno ad una figura storica del femminiello, riproponendola con racconti, storie e materiali ricevuti e archiviati dall’associazione. Ricordiamo ad esempio “a’ Millecinque” vissuta negli anni ’60 a Torre Annunziata, “Russulella“, vissuta anch’essa nello stesso periodo e rappresentata da Gerardo Amarante, e “Stella” mamma dei femmenielli, dispensatrice di storie, fatti e immagini dal periodo della guerra sino agli anni ’70.

Lo spettacolo ha una durata di quasi due ore ed è composto da due tempi:
il primo, musicale, è a cura di ’o Rom, gruppo di musica napoletana-balcanica che si fonde, insieme con Biagio De Prisco, con la paranza di Marcello Colasurdo. Gli interventi teatrali sono di Ciro Cascina, personaggio storico del movimento per le libertà delle diversità dell’Essere;
il secondo è costituito dal gioco della tombola con Bruno Buoninconti, con interventi di musica a giacchetta di Nicola Vito.

L’ ottava edizione di Sciò Sciò sarà dedicata al femminiello Gioacchino Moscariello.
Nel cuore del centro storico di Pagani, nell’Agronocerino, dove carciofi e squisiti ragù lasciano profumi inebrianti di antichi sapori, nacque, già paffutiello, Gioacchino Moscariello, di mestiere sartino, e fra le tante ricordato anche come bravo cuoco. Le sue amiche dette “le pacchiane” si incontravano nel suo “vascio” per un caffè, per gustare delizie culinarie e infine per esibire l’innata maestria di grandi “tessitrici” di inciuci bonari e poi trasformarli in canti e danze con tammorre.
Nessuno era immune dalla simpatia di Moscariello: mascule e femmene, gruosse e piccirilli, tutti restavano sedotti, e persino i giovanotti amavano sostare e godere della sua ancestrale bellezza.
Gioacchino nella sua vita ebbe una grande fede verso la Madonna del Carmine, conosciuta con ’o strangianomme di “’a Maronna de galline”. A Lei ispirandosi, creò un canto a ritmo di tammorre, canto che ancora oggi il popolo di Pagani propone alla Madonna, non appena i peschi fioriscono in aprile, onorando e danzando per sette notti a partire dalla prima domenica dopo Pasqua.

Gli artisti invitati sono:
Marcello Colasurdo e la sua paranza (Pomigliano D’Arco)
Gruppo ‘o Rom (Scampia)
Biagio De Prisco (Pagani)
Nicola Vito
Maurizio Graziano Pollicino (San Giovanni a Teduccio)
coordinati da Luigi Pernice Di Cristo

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Collaborano
Associazione L’uomo e il legno, Scampia
l’Asilo, Napoli
Associazione NuoveVoci, Torre Annunziata
RockEvent, Boscoreale

// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.