Il tavolo archeologico nasce dall’entusiasmo di un piccolo, ma ben assortito, gruppo di archeologi che, ben consapevoli della complessa articolazione di questo ambito di studi e, a dispetto delle ostiche possibilità di lavoro nel proprio campo, desidera avvicinare giovani ed adulti alle ricchezze del patrimonio storico-archeologico che ci circonda.

Troppo spesso, infatti, la conoscenza delle civiltà antiche corrisponde o ad un privilegio di una ristrettissima élite di accademici, o ad un approccio decisamente superficiale che, mediato per lo più da programmi televisivi di presunta validità scientifica, finisce per creare un “allargato sapere” intriso di luoghi comuni o, peggio, di fraintendimenti e distorsioni.

In medio stat virtus. Pertanto, l’obiettivo dell’Archeotavolo è quello di stimolare la curiosità di un variegato, e si spera folto, insieme di persone con cui condividere un’esigua, ma significativa, parte di quest’antico sapere. Per conseguire tale risultato si agirà su un duplice fronte: da un lato sono state ideate le “chiacchierate di Archeologia”, dall’altro verranno ripuliti e studiati i resti antichi che giacciono abbandonati e deturpati nell’area adiacente all’orto dell’ex Asilo Filangeri.

Attraverso le suddette “chiacchierate”, lontane dal linguaggio accademico e cariche di spunti che possano suscitare domande e scambi di opinioni fra i partecipanti a questi incontri, ed attraverso l’intervento attivo, ed aperto a tutti, per il recupero e la salvaguardia del succitato contesto archeologico, cercheremo insieme di dimostrare come il retaggio delle civiltà antiche non sia sterile o “sorpassato”, ma, al contrario, un’eredità preziosa, innegabile culla del mondo odierno che può comprendere meglio se stesso grazie allo sguardo vivo rivolto alle innumerevoli testimonianze lasciateci dai popoli che ci hanno preceduto negli stessi luoghi in cui ora sorgono le nostre case.