Il 5 maggio saremo a Roma per partecipare all’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici indipendenti contro il ddl Fornero e per una nuova idea di lavoro e welfare.

Questo è il momento di promuovere, oltre i confini delle singole categorie, la consapevolezza di un obiettivo comune, una coalizione del lavoro indipendente e precarizzato.

Roma, Sabato 5 Maggio, ore 09,30
Città dell’Altra Economia
Largo Dino Frisullo – Roma

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Firma l’Appello del Quinto Stato contro il ddl Fornero sulla riforma del mercato del lavoro

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SE CHI CI GOVERNA NON SA IMMAGINARE IL FUTURO, PROVEREMO A FARLO NOI

“Siamo lavoratrici e lavoratori della conoscenza, della spettacolo, della cultura e della comunicazione, della formazione e della ricerca.

Ci occupiamo di cura della persona, della tutela del patrimonio artistico. Ogni giorno produciamo beni comuni intangibili e necessari: intelligenza, relazioni, benessere sociale.

Lavoriamo con la partita via, con la ritenuta d’acconto, con contratti di collaborazione, in regime di diritto d’autore, con le borse di studio, nelle forme della micro impresa e dell’economia collaborativa. E siamo il grande assente nel dibattito della riforma sul mercato del lavoro.

Questa riforma stabilisce un aumento di 6 punti dell’aliquota previdenziale per le partite iva.
Una scelta gravissima che già dal prossimo settembre inciderà sulla vita di chi iscritto alla gestione separata INPS. Più di 1 milione di persone vedrà il proprio reddito nuovamente tagliato e non avrà speranza di percepire una pensione dignitosa.
Questa riforma non affronta in alcun modo la condizione di precarietà di almeno 4 milioni di persone. La “nuova” assicurazione sociale ASPI è il vecchio sussidio di disoccupazione, già oggi inaccessibile per chi svolge attività indipendente. In Italia chi non possiede un contratto da dipendente a tempo indeterminato non ha diritto alla piena cittadinanza.
L’Italia resta l’unico paese europeo insieme alla Grecia a non garantire protezioni sociali a TUTTI i lavoratori. Questa riforma occulta la realtà. Nei prossimi vent’anni la nostra società sarà sempre più fondata sul lavoro indipendente.
Oggi è in gioco molto più di una legge: si tratta del futuro del nostro paese. Questa riforma deve essere fermata e ridiscussa radicalmente.

Questo è il momento di promuovere, oltre i confini delle singole categorie, la consapevolezza di un obiettivo comune, la coalizione del lavoro indipendente e precarizzato. Una sola grande unione.

Vi invitiamo a sottoscrivere questo appello e a partecipare alla compagna di mobilitazione del Quinto Stato.”