Al Ard selezione

dalla XIII edizione del Festival Internazionale
del cinema documentario palestinese e arabo

marzo aprile 2016 / l’Asilo

24 marzo ore 20:30
We Cannot Go There Now, My Dear di Carol Mansour

31 marzo ore 20:30
Infiltrators di Khaled Jarrar
The Living of the Pigeons di Baha’ Abu Shanab

7 aprile ore 20:30
Roshmia di Salim Abu Jabal
Kick Flips Over The Occupation di Mahen Hammad

Il Festival Internazionale del cinema documentario palestinese e arabo di Cagliari, dedicato alle più recenti e importanti produzioni cinematografiche riguardanti le tradizioni, la politica, la storia, la religione, la cultura araba e, in particolare, palestinese, arriva per la prima volta a Napoli e propone all’Asilo una selezione di documentari dalla XIII edizione, svoltasi alla Cineteca Sarda dal 9 al 12 marzo 2016.

Le tre serate sono organizzate in collaborazione con il Comitato BDS Campania.

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I film

Giovedì 24 marzo, ore 20.30
Presentazione del Festival Al Ard e proiezione del film
“We Cannot Go There Now, My Dear”, di Carol Mansour (2014), 42’
A seguire dibattito

Il film documentario si concentra sulla vicenda dei palestinesi fuggiti dalla Siria per cercare rifugio in Libano, gli stessi palestinesi che erano stati costretti a fuggire dalla Palestina nel 1948. Mentre la crisi siriana si intensifica, la loro storia, si rivela più complessa e in Libano stanno diventando una categoria speciale di rifugiati: profughi due volte, senza una casa e, ancora una volta, senza uno stato.
Il film vuole dar voce alla storia di quei profughi i cui ricordi stati risvegliati tra un esodo e l’altro, e dove il senso della perdita pervade l’esistenza. Una storia in cui sono note le cause e conseguenze, ma non è dato conoscere la fine. Una storia in cui le vite dei personaggi sono vengono continuamente ricostruite e improvvisate, in attesa del ritorno.

Biografia
Carol Mansour
è una regista di origini canadesi/palestinesi/libanesi. È la fondatrice della Forward Film Production di Beirut. Con oltre 20 anni di esperienza alle spalle nella produzione di documentari, ha viaggiato dallo Sri Lanka, al Libano, all’Uzbekistan. Ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali per i suoi film, con oltre 30 partecipazioni a festival di tutto il mondo. Tra i più importanti premi ricevuti il “Jury’s Prize” all’Institute du Monde Arab a Parigi e il “Best Documentary” all’Arab Film Festival di Rotterdam. Il documentario sull’attacco israeliano al Libano nel 2006 ,“A Summer Not To Forget”, ha ricevuto il  “Best Short International Documentary”  al Festival della Nuova Zelanda e al Sole Luna Festival. Il documentario “We Cannot Go There Now, My Dear” è stato giudicato come “Miglior Documentario” al Al Ard Doc Film Festival di Cagliari, in Sardegna e ha vinto il “Women Films Critics Circle Award” al SR Social Relevant Film Festival di New York. Con il suo lavoro, Carol, rivela il suo coinvolgimento in tematiche che trattano di diritti umani e giustizia sociale, spaziando da problematiche quali migrazione, rifugiati, tematiche ambientali, salute mentale, guerra e così via.


Giovedì 31 marzo, ore 20.30
Proiezione dei film:
“Infiltrators”, di Khaled Jarrar (2012), 50’
“The Living of the Pigeons”, di Baha’ Abu Shanab (2014), 17’.
A seguire dibattito

“Infiltrators”– Questo documentario segue vari palestinesi nel tentativo di oltrepassare il muro alto sette metri che separa i Territori palestinesi occupati da Israele. Utilizzando uno stile crudo, di partecipazione osservante e senza commenti sull’azione, il film genera un inteso sentimento di urgenza e immediatezza e un forte coinvolgimento dello spettatore in ogni azione che si sussegue.

“The Living of the Pigeons” – Passaggio in un checkpoint dopo la mezzanotte. Il freddo è penetrante. Le strade che portano al checkpoint chiamato “300”, tra Betlemme e Gerusalemme, sono vuote e silenziose. Il muro dell’Apartheid tocca il checkpoint. Il ragazzo del caffè prepara la sua roba, mentre, vicino a lui, suo padre mette in mostra la mercanzia sulla panca di legno. Aspettano a breve l’arrivo di centinaia di lavoratori. Quello che succede dopo è qualcosa che gli occhi spesso fanno finta di non vedere.

Biografie
Khaled Jarrar: nato nel 1976 a Jenin, vive e lavora a Ramallah. È un artista poliedrico che riesce a raccontare della sua Palestina attraverso immagini e video fortemente simboliche. I lavori di Jarrar hanno ottenuto diversi riconoscimenti.
Nel 2011 si laurea alla International Academy of Art Palestine, l’anno successivo il suo documentario “Infiltrators” ottiene diversi riconoscimenti alla nona edizione dell’Annual Dubai International Film Festival, confermando la sua importanza come regista sulla scena internazionale.

Baha’ Abu Shanab: è uno studente di produzione cinematografica alla Dar al Kalima University College of Arts & Culture di Betlemme. Diplomatosi nel 2005 in Documentary Production, ha deciso di coltivare il suo interesse per il cinema ottenendo il Bachelor presso lo stesso istituto. Durante i tre anni di studio ha realizzato diversi progetti, uno di questi è intitolato “The Living of th Pigeons”, a cui si è rivolta l’attenzione di diversi festival internazionali, ricevendo numerosi premi. Attualmente studia e, allo stesso tempo, lavora come freelancer, ma il  suo obiettivo rimane quello di continuare i suoi studi all’estero.


Giovedì 7 aprile, ore 20.30
Proiezione dei film:
“Roshmia”, di Salim Abu Jabal (2015), 70’
“Kick Flips Over The Occupation” di Mahen Hammad (2015), 23’
A seguire dibattio

“Roshmia”: Sin dal 1956, l’ottantenne Yousef ha vissuto in una baracca nella valle di Roshmia, con sua moglie Amna, una profuga di Yasoor. La vita scorre tranquilla, sino a quando la municipalità di Haifa non progetta di costruire una strada che attraversa la valle per collegare il Mediterraneo al monte Carmelo. Per la costruzione è necessaria la demolizione di alcune case, la coppia di anziani è costretta a cercarsi altro alloggio e iniziano le trattative per l’esproprio.

“Kick Flips Over The Occupation”: Kickflips Over Occupation è un breve documentario sul fenomeno emergente dello skateboarding in Palestina. Il regista, nato in Palestina ma cresciuto a Detroit, appassionato skateboarder dall’età di dieci anni, scopre nel 2014 la scena di questo sport nei Territori occupati della Cisgiordania. Nel documentario si mette in evidenza il lavoro fatto dalle associazioni Skate-Aid e SkatePal per promuovere lo skateboarding e l’impatto positivo di questo sport sui giovani palestinesi.

Biografie
Salim Abu Jabal ha lavorato come giornalista e critico cinematografico per diverse riviste. Ha prodotto e diretto diversi film, programmi e serie e il suo nome è conosciuto per il suo ruolo as CASTING DIRECTOR e di produttore di famosi film di successo. Il suo lavoro “Roshmia” è stato insignito del “Special Jury Prize” al Dubai Int’l Film Festival, del “Grand Prix du Documentaire” al Festival Int’l Cinema Tétouan e di diversi altri riconoscimenti al Festival International Cinema Mediterranéen di Tétouan e al MedFilm Festival di Roma.
Nel 2015 è stato ufficialmente selezionale dal IDFA.

Mahen Hammad è nato in Cisgiordania e cresciuto in America. È  regista indipendente, studente e skateboarder. Maen ha passato 8 mesi in Cisgiordania per documentare l’emergere dello skatebording in Palestina e ha realizzato il suo primo corto-documentario “Kickflips Over Occupation.” Il film sottolinea il ruolo che lo skateboarding sta via via assumendo nella vita degli adolescenti e dei giovani palestinesi, in relazione alla presa di coscienza di sé e come metodo di resistenza non violenta. Attualmente Maen sta terminando il Master alla George Washington University, dove studia Relazioni Internazionali.


Approfondimenti sul sito http://www.sardegnapalestina.org/

→ All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.