mercoledì 14 gennaio h 18 l’Asilo

CHARLIE,
UN GIORNALE CHE DIVIDE

Dopo la strage di Parigi, tutti sono Charlie.
In tutto il mondo, al di là degli schieramenti politici, tutti sono Charlie, e in molti non esitano a speculare su questa triste vicenda per rivendicare cose che lo stesso giornale combatteva.

Charlie Hebdo é un giornale satirico che non si è mai posto nessun limite e ha deriso tutte le religioni, a volte anche in modo offensivo.
Numerosi nuovi Charlie italiani, sarebbero i primi a chiedere la chiusura del giornale alla prima vignetta.
Farsi un’idea su Charlie Hebdo in pochi giorni è difficile.

Charlie Hebdo ha forse avuto il merito di far nascere il dibattito più avanzato sulla libertà d’espressione e di satira, e sulla satira religiosa.
Charlie Hebdo era antifascista, anche se in questi anni parte dei movimenti antifascisti lo hanno attaccato. Charlie Hebdo era anti-razzista, anche se negli ultimi anni le accuse di islamofobia o di antisemitismo sono state tante.
Parlare di Charlie senza esprimere una posizione è impossibile. Charlie Hebdo fa discutere, e la cosa bella è che fa anche riflettere.

Oggi, dibattere della linea editoriale del giornale e delle scelte fatte in questi anni, è più che legittimo. Ed è quanto vogliamo fare mercoledì, partendo dall’analisi delle vignette.

Dibattere seriamente, senza etichettare chi per coerenza ha scelto di attaccare tutti i fondamentalismi religiosi, pur sapendo di rischiare di essere giudicato in modo sbagliato.

La vicenda di Charlie sulla questione del estremismo islamico risale al 2004. Sono 10 anni di storia del giornale che ci hanno portato a quanto viviamo in questi giorni.

Oggi è importante avviare un dibattito sulla satira, su quella religiosa in particolare; e su quanto succederà prossimamente a livello politico e geopolitico.

Sulla base dell’analisi delle vignette e di tutti gli elementi a nostra disposizione, incontriamoci e discutiamone.

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