Nelle ultime settimane l’assemblea dell’Asilo ha ripreso a riunirsi come di consueto il lunedì alle 19, oltre che su Zoom anche in presenza, inizialmente all’aperto e dalla settimana scorsa al chiuso nel rispetto della sicurezza e della cura di tutte e di tutti.

Come può un bene comune a uso civico, uno spazio pubblico di libertà da sempre fondato sull’accoglienza e la contaminazione, ripartire durante un’odiosa pandemia che impone distanza e isolamento, continuando a generare arte, cultura, sperimentazioni e processi partecipativi?

Innanzitutto senza smettere di credere nelle relazioni come espressione di crescita umana e continuando a pensare e a sentire le altre persone come un’opportunità.
E soprattutto provando a trasformare la paura e il senso di colpa, con cui veniamo bombardati da mesi, in cura reciproca e responsabilità collettiva.

In questa direzione, abbiamo cominciato a stilare un vademecum in cui organizzare l’uso degli spazi e delle attività, secondo le ultime disposizioni sanitarie e garantendo i principi di cura collettiva nel rispetto della sensibilità di tutt*.

In questo momento, prima ancora di immaginare una programmazione condivisa a più ampio raggio – a cominciare dalle iniziative artistiche e culturali pubbliche – la calendarizzazione dell’Asilo si limita alla messa in condivisione delle sale per le assemblee, per le prove artistiche e per il lavoro culturale, in favore di chiunque ne abbia bisogno.

L’uso della mascherina, l’igienizzazione delle mani, la riduzione della capienza massima delle sale in base ai principi del distanziamento interpersonale, per evitare qualunque possibilità di assembramento, sono attenzioni necessarie per attraversare questo momento garantendo la salute, senza però isolarsi e senza perdere la dirompenza e l’affettività delle pratiche partecipative e comunitarie.

Il luogo per presentare proposte e necessità è come sempre ogni lunedì alle 19. L’assemblea è anche il momento per ragionare insieme sull’autogoverno dello spazio e definire le modalità per rendere l’Asilo uno spazio di cura collettivo in cui continuare a “fare cultura” e in cui sperimentare nuove politiche culturali. E ricordiamo che è sempre pubblica e aperta.

Ci vediamo sia in presenza che su zoom qualora si dovessero esaurire i posti e superare la capienza della sala rimodulata in base ai principi del distanziamento di cura.
Per partecipare online basta inviare una mail a info@exasilofilangieri.it e chiedere le credenziali per connettersi su zoom.