DAL PRECINEMA AL CINEMATOGRAFO

tre incontri con Alessandro Stile
in collaborazione con l’ISPF-CNR

giovedì 21 maggio
giovedì 28 maggio
mercoledì 3 giugno
h 20.30 | l’asilo

 

21 maggio
IL PRECINEMA // Da Platone al Salon Indien
lettori: Rosario Diana e Paola Troncone
Il primo incontro sul tema “Dal precinema al Cinematografo” vuole raccontare l’avventura dell’immagine, che l’uomo ha da sempre visto o voluto di fronte a sé. Dalla Caverna platonica nel IV secolo a.C., contemporaneamente alla Cina, dove le ombre pongono i primi dilemmi su ciò che è verità o illusione; all’Islam medievale, alle prime camere oscure nella Firenze di Brunelleschi e poi di Leonardo, alla Napoli di Della Porta, alla Venezia di Canaletto e a Kircher, che accende la buia Germania alla luce di una Lanterna Magica. E poi, la nascita della fotografia, che cattura l’immagine e sconfigge la morte; e che apre al desiderio insopprimibile di mobilizzare quelle immagini rapite alla realtà. Il XIX secolo è una grande corsa a chi per primo avesse conseguito la meta: proiettare la vita davanti a tutti; per studio, per passione, per piacere? Giocattoli dai nomi impronunciabili, brevetti rubati, morti sospette: tutto sarà lecito.
La sera del 28 dicembre 1895 questo grande progetto si compie. Ma è solo l’inizio…

28 maggio
IL PRECINEMA // I perdenti
I Fratelli Skladanowsky
un film di Wim Wenders. Con Udo Kier, Otto Kuhnke, Nadine Buettner, Christoph Merg Titolo originale Die Gebrüder Skladanowsky., b/n durata79 min. – Germania 1996.
La sera del 28 dicembre 1895 si inaugura a Parigi il “Cinematografo” con la proiezione dei primi film dei Fratelli Lumière, nel Salon Indien del Grand Cafè. Molti inventori erano sulla stessa dirittura di arrivo per la realizzazione del grande evento, ma furono tutti preceduti dai Lumière, sia pure di pochissimo. A questi geniali “perdenti” è dedicato il secondo incontro sul Precinema. In particolare, potremo vedere un film poco o per nulla conosciuto in Italia, girato da Wim Wenders alla metà degli anni ’90. Il grande regista sostiene la paternità tedesca del Cinematografo attribuendola a due fratelli che già tre anni prima dei Lumière avevano messo a punto un sistema di proiezione con un loro apparecchio. Si tratta di un docu-film che nel ricostruire la storia degli Skladanowski si serve della preziosa testimonianza della figlia novantenne di uno dei due fratelli.

3 giugno
IL CINEMATOGRAFO // dai Lumière a Méliès
In questo terzo incontro vedremo l’intera sequenza dei film che i Lumière proiettarono il 28 dicembre 1895, e altri ancora. Si tratta di momenti di vita vissuta, di riprese tra le strade delle città, di giochi e curiosità. Ci sarà anche un omaggio a Napoli girato dagli operatori dei Lumière che porteranno la macchina da presa da Parigi all’Europa, agli Stati Uniti fino all’estremo Oriente. Ma i due fratelli non credettero mai in un uso del cinema diverso da quello documentario. Sarà con George Méliès che il nuovo linguaggio si apre alla fantasia, agli effetti speciali, allo spettacolo. Due modi diversi, che a loro volta dopo il primo decennio del Novecento saranno superati da un nuovo cinema, che introduce elementi narrativi che conquisteranno definitivamente il pubblico.

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Alessandro Stile è ricercatore di filosofia a Napoli, presso l’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno (Ispf) del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha pubblicato saggi e traduzioni sul pensiero filosofico italiano e francese tra ‘600 e ‘700. Parallelamente, il suo interesse è volto al rapporto tra il linguaggio della filosofia e il linguaggio delle arti.

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/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.