sabato 6 gennaio 2018 ore 22:00 – l’Asilo

Geografie del suono #44

Nero Diaspora (Torino, Palermo, Napoli)

incontrano

Antonio Raia e Marcello Vitale (Napoli)

Nero Diaspora è un progetto che riunisce da alcuni anni tre musicisti, dalla lunga esperienza nell’ambito della sperimentazione musicale, provenienti da tre diverse città. A interagire con il trio sono invitati due tra i musicisti più attivi nella scena partenopea più contaminata.

Rossella Cangini – voce, loops
Gandolfo Pagano – chitarra preparata
Fabrizio Elvetico – elettronica
+
Antonio Raia – bsassofono
Marcello Vitale – chitarra elettrica

Tra jazz e dark ambient, tra musica industriale e sound poetry. Partendo dalla libera improvvisazione, Nero Diaspora pratica un percorso attraverso le memorie sonore in cui può confluire di tutto, secondo il principio per cui l’arte della seduzione è impura e inclusiva, non rigorosa né esclusiva. Il risultato è una musica imprevedibile ma dal forte impatto sonoro, in cui prevalgono ritmo e ricerca sonora.
Il trio ha all’attivo un primo album, mirrors/miroirs/specchi, uscito su Brusio. Il secondo album sarà registrato proprio all’Asilo in una residenza dal 2 al 6 gennaio.

Rossella Cangini, vocalist e artista visiva torinese, ha perfezionato la tecnica improvvisativa con Sainko Namtchylak ed Ellen Christi, praticandola poi all’interno di diversi contesti, dal tecno teatro al jazz, dalla libera improvvisazione al rap. Inclusa nella top ten delle voci italiane secondo Musica Jazz, ha collaborato e cantato, tra gli altri, con Famodou Don Moye, Billy Cobham, Bob Moses, Ellen Christi, Karsten Lipp, Carlo Actis Dato, Claudio Lodati, Salvatore Bonafede, Marco Messina, Illachime Quartet, Giorgio Li Calzi, Massimo Barbiero, Marc Abrams.

Gandolfo Pagano è chitarrista siciliano, proveniente da lunga esperienza tra rock, blues e jazz, da vent’anni si dedica alla musica sperimentale improvvisata nell’ottica di un superamento sistematico dei limiti convenzionali dello strumento. Ha collaborato, tra gli altri, con: Tim Hodgkinson, Eugene Chadbourne, Thomas Lehn, Jean-Marc Montera, Tristan Hossinger, Peter Kutin, Domenico Sciajno, Sean Baxter, Cat Hope, David Chiesa, Lelio Giannetto, Ken Hyder, Michael Fischer, Alessandro Vicard, Tellef Ogrim, Jacek Kochan, Sylvestre Soleil.

Fabrizio Elvetico è nato a Napoli, dove ha studiato pianoforte e composizione, perfezionandosi con Franco Donatoni. Ha alle spalle una lunga attività nell’ambito della musica antica e contemporanea, della libera improvvisazione e della sonorizzazione audiovisiva. Fondatore dell’Illàchime Quartet, ha collaborato con musicisti di varie aree, tra cui Mark Stewart, Rhys Chatham, Graham Lewis, Salvatore Bonafede, Schneider Tm, Philippe Petit, Domenico Sciajno. Dal 1999 è docente di Armonia e analisi, attualmente presso il conservatorio di Benevento.

Marcello Vitale è chitarrista e autore di lungo corso. Vitale è stato mente delle Viti di Titanio ed elemento del progetto Esistenza dei Mostri. Attualmente, è membro del collettivo di improvvisazione radicale Crossroads Improring e dell’Orchestra Elettroacustica Officina Arti Soniche (OEOAS) diretta da Elio Martusciello. Negli anni ha collezionato numerose collaborazioni con musicisti, poeti e registi di cui ha perso il conto ed il controllo. Da qualche anno ha intrapreso la sua personale crociata per l’emancipazione del mandolino dallo stereotipo della napoletanità da cartolina. Lo si vede spesso calcare il palco con i VictorZeta e i fiori blu. https://www.facebook.com/marksmolarek

Antonio Raia A 19 anni inizia gli studi sassofono tenore e si laurea con lode in sax jazz presso il conservatorio di musica di Salerno, G.Martucci, nel 2013. Ha studiato e frequentato master class con molti sassofonisti e compositori del panorama nazionale ed internazionale, tra cui : Jerry Bergonzi, Adam Rudolph, Archie Shepp, David Ryan.
Ha suonato e condiviso il palco con : Adam Rudolph, David Ryan, Decibel Ensamble, Colin Vallon, Zu, Zeni Geva.
Esperienze di conduction con Adam Rudolph e Elio Martusciello con il quale è ancora in attività concertistica.
Nel 2014 esce per Auand Record “Chaos Magnum” in collaborazione con Forefront.
Nel gennaio 2015 esce per Auand Record ” Infanticide ” per Caterina Palazzi-Sudoku Killer; membro Sudoku Killer dal 2013.
Nell’aprile del 2015 esce “Stories of a vain diary” concept-work video & musica , progetto di e a cura di Antonio Raia.
Dal 2013 impegnato nel panorama jazz-core/ free form in attivita concertistica e di performance art per oltre 70 esibizioni l’ anno. Si è esibito , ed ancora continua , in festival, rassegne e musei nazionali ed Europei ( Svizzera, Slovenia,Norvegia, Francia, Croazia).
Dal 2015 studia fotografia istantanea.
Nero Diaspora

Pubblicato il 6 agosto 2014, il primo album del trio risulta dall’editing di una serie di set di improvvisazione intorno al concetto di rifrazione di molteplici piani stilistici. All’interno di questi, una interpretazione di due testi, di Antonin Artaud e di Edoardo Sanguineti.
Il lavoro è in download a questo indirizzo:
https://archive.org/download/NeroDiasporabru_LP_25/NeroDiasporabru_LP_25_vbr_mp3.zip

sentireascoltare
“Mirrors/Miroirs/Specchi, ottimo lavoro di improvvisazione e riflessione sul ruolo dell’improvvisazione. Un’improvvisazione che assume forme mutevoli e cangianti”

rumore
[…] un assalto orgiastico, fortemente percussivo, dove svettano gli excursus vocali della Cangini (tra Namtchylak e Galàs). Dark ambient, musica industriale e sound poetry per un album di grande impatto ritmico.

saltinaria
“Nero Diaspora è il punto di incontro perfetto tra le macchine dissonanti, le armonie percosse e ripetute di una chitarra oscura e una voce dissacrante, tediosa, affascinante”

ondarock
“Territorio di partenza: post-rock, di cui può essere inteso come il limite estremo per virtuosismo d’invenzione e ostico cipiglio d’improvvisazione. Ne è anche il rovescio della medaglia laddove manca la composizione e regna il puro istinto. Evoluzioni, comunque, spettacolari e Cangini al top del fregolismo d’avanguardia.”

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