domenica 31 ottobre 2021 ore 19:30 | l’Asilo

Geografie del suono #63

Marco Fagotti / Giovanni Ferri

Sacrale

con Jonathan Maurano

Marco Fagotti
chitarre, tastiere, elettronica
Giovanni Ferri
saxofono contralto, fiati
Jonathan Maurano
batteria, percussioni, elettronica
Mauro Santini
immagini filmiche

Il 63esimo appuntamento con Geografie del suono è molto particolare: il duo marchigiano composto da Marco Fagotti e Giovanni Ferri presenta Sacrale, un Concerto elettroacustico in sette movimenti, con la partecipazione del batterista/percussionista partenopeo Jonathan Maurano, che con Fanali ha dato vita all’Asilo negli anni ad alcuni dei più affascinanti momenti di sperimentazione sonora e visiva. La performance sarà accompagnata dalle immagini filmiche di Mauro Santini.

SACRALE è un’opera musicale che attraverso “7 stanze sonore” racconta i passaggi di un percorso di evoluzione individuale. Simbolicamente questo percorso si snoda all’interno di una struttura immaginaria, il SACRALE, che è per metafora il luogo-condizione da cui si parte e il luogo-condizione a cui si giunge al termine del cammino. Ad ogni stanza corrisponde uno stato interiore che il suono cerca di descrivere nella sua essenzialità e nella sua particolarità. Ne scaturisce una tessitura compositiva mutevole ed emozionante, capace di trasformare il concerto in una occasione meditativa, di relazione speciale con il pubblico. Si utilizza la musica all’interno di luoghi sacri deputati al silenzio e alla relazione con se stessi per condurre un viaggio sonoro che ne richiama il grande potenziale trasformativo e spirituale.


IL SUONO come punto di incontro tra sacro e contemporaneità

SACRALE è un progetto che utilizza la musica per veicolare un messaggio di riscoperta dell’esperienza spirituale attraverso il suono e la presenza fisica all’interno di luoghi sacri. Un luogo sacro non necessariamente è un luogo religioso seppure spesso esso vi corrisponda. Un luogo sacro è una luogo con un potenziale energetico intrinseco che può essere utilizzato per diversi scopi. Nel nostro caso, indipendentemente dal tipo di credo e dalle modalità operative con le quali si è affrontato un percorso del genere, il luogo si fa contenitore di un concerto che mira a descrivere con il suono gli stati interiori, spesso contraddittori, che accomuna tutte le esperienze evolutive. Questo connubio, che pone anche in relazione avanzati sistemi computerizzati di elaborazione sonora a spazi di rilevanza storico-spirituale, permette agli artisti e al pubblico di confrontarsi con la profondità della musica in una dimensione ideale di incontro e di comune meditazione. L’impiego di rumori ambientali, di sonorità acustiche e di tessiture elettroniche, trasforma il luogo della performance in spazio interiorizzato lasciando all’immaginazione di ogni partecipante la libertà di ricostruire dentro di se gli scenari complessi evocati dalla musica.

uno spazio nello spazio

Il suono di SACRALE si muove intorno al pubblico in uno spazio circolare costruito dentro lo spazio fisico del luogo sacro; 6 monitor posti intorno all’area performativa (esafonia) aiutano lo spettatore a “posizionarsi idealmente all’interno dell’evento sonoro e fisicamente all’interno dell’ambiente acustico. L’effetto ha un impatto decisivo nella percezione sensoriale e nella ricostruzione delle immagini mentali che il concerto intende stimolare. La posizione dei monitor è ricavata dalla stella a sette punte che è la rappresentazione grafica del SACRALE.

Marco Fagotti
chitarre, tastiere, elettronica

È un compositore, musicista, sound designer e produttore. Avviato giovanissimo allo studio del pianoforte, scopre a 13 anni le possibilità del suono elettronico e ne rimane affascinato. Agli inizi degli anni ’90, Giulio Clementi lo introduce alle tecniche di composizione controllata dal computer che ne fa uno dei primi musicisti in Italia ad utilizzare l’informatica nei concerti dal vivo. Nel 2002 fonda Anomolo la prima net-label no-copyright d’Europa che guiderà no al 2009; lo porterà a collaborare con il gruppo di lavoro di Gilberto Gil e a confrontarsi con la discografia internazionale nell’era di internet. Dopo aver scritto colonne sonore per il teatro, musicato radiodrammi per la radio nazionale e pubblicato tre album con i Luxluna, inizia a comporre colonne sonore per il cinema collaborando con diversi registi e con il produttore Donald K Ranvaud (Addio mia concubina, La città degli dei). Mosso da uno spirito di ricerca sul potere spirituale del suono e sulla relazione che esso instaura con altri linguaggi, dà vita prima alle Affabulazioni, narrazioni musicali istantanee che fanno uso dell’improvvisazione e dell’interazione con il pubblico (in tre anni ne ha eseguite oltre 60 in Italia e all’estero), poi a “TRIP – Trance through music”. Nel 2018, per la regia di Giuliana Gamba, in occasione della retrospettiva che la città di NY dedicherà allo scultore Kounellis, compone la colonna sonora del doc “Kounellis in Moscow 1990”. Nello stesso anno scrive le musiche per “Giorno di scuola” di Mauro Santini. Nel 2019 per il Pesaro Film Festival realizza uno spettacolo in collaborazione con il collettivo “La camera ardente” e con 32 filmakers sparsi nel mondo. Nel 2020 scrive con Giovanni Ferri “Sacrale”, nel 2021 è la volta di “Confessioni di un povero diavolo”.
www.ossigenomusic.com

Giovanni Ferri
saxofono contralto, fiati

È un artista che si occupa di teatro, arti visive e da diversi anni si produce in performance musicali con il sax contralto in contesti di improvvisazione più o meno radicale. 1996: “Base, Frase, Tutto” performance di teatro musicale liberamente tratta dal testo “Kaspar” di P. Handke. 1997: “Est” spettacolo-concerto su testi poetici di K. Karasek, R. Krynicki, S. Baranczak. 1999: “Meiro” performances in duo con Shouji Masaharu realizzato a Hiroshima/Kikkawa Hotel. 2000: “Montesof o” cd autoprodotto per sax solo in cui è compositore e interprete. – “Corrosion-Tone” sonorizzazione del mediometraggio di Miyake Nagaru, in cui partecipa nell’esecuzione dal vivo della colonna sonora insieme al musicista Saruyama Osamu per il Japan/Canada Art Films Festival 97/01 a Tokyo. 2005; “Puta Caso” (2005) musica per fiati, corde e tamburi con Vittorio Ondedei, Michele Ferri, Giorgio Donini. 2007: “Don Giovanni” recital drammatico per attore e trio di violino, sax, contrabbasso con Claudio Tombini, Michele Ferri, Mirco Ballabene. Dal 2008 suona e compone per il trio STRADE, affiancato dal contrabbassista Mirco Ballabene e dal batterista Mirco Bindelli, con cui si esibisce in numerosi concerti in Italia e con il quale ha inciso un cd che è stato prodotto dall’etichetta inglese Slam production nel 2016. Il secondo cd, già registrato, è in attesa di pubblicazione. Ha frequentato workshop di improvvisazione condotti dalla contrabbassista Silvia Bolognesi e il percussionista Roberto Dani e suonato in progetti musicali con la conduzione di Massimo Semprini, Francesco Giomi, Nacho Cordoba, Pasquale Calò, Salvoandrea Lucifora, Onno Govaert con il collettivo LIMS-Laboratorio Improvvisazione Musicale Sperimentale.
www.giovanniferri.wordpress.com

Jonathan Maurano
batteria, percussioni, elettronica

Jonathan Maurano è un batterista che ancora non sa dove si trova: per tentare di capirlo una volta suona pop, un’altra improvvisazione radicale. Musicista della peggior specie, dice di sì a tutto, ma pensa di no, e viceversa. Tutto questo caos buono/cattivo si riversa spesso in quel che suona. Non ha simpatia per gli elenchi (EPO, Fanali, OEOAS, unòrsominòre, Gino Fastidio, Buddha Superoverdrive, Joseph Martone, Blindur, Tuna de Tierra ed altri) né per il fatto che sia definito come batterista.
https://www.facebook.com/fanalirumori/videos/1079490242573700/

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/// Il concerto sarà in refettorio e ad accesso contingentato; per il resto, come sempre all’Asilo, sarà gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.