Giovedì 16 maggio Ex Asilo Filangieri

BALENTANGO ovvero IL TANGO SOSTIENE I LUOGHI DELLA CULTURA

tangoallasilo

► ore 19.00 | proiezione del documentario “LT22 Radio La Colifata” di Carlos Larrondo

► ore 21 | BALENTANGO accompagnato dal reportage fotografico di Tano Matani

Proiezione del documentario “LT22 Radio La Colifata” di Carlos Larrondo. A seguire la sala sarà dedicata al Tango accompagnato dal lavoro di reportage fotografico di Tano Matani su uno dei suoi lunghi soggiorni in Argentina.
Nello splendido refettorio dell’ex Asilo Filangieri quattro noti musicalizadores – Enzo Climaco, El Gufo, Francesca Montesanto, Pasquale Cuomo si sfideranno a colpi di musica in un braccio di ferro da cui usciranno vittoriosi tutti i tangheri presenti.Inoltre ad accompagnare Francesca Montesanto per una tanda, ci sarà il sassofonista Autiero Luca.

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LT22 Radio La Colifata” è un’emittente radio argentina di Buenos Aires che deve il suo nome alla parola “colifato” (matto, “suonato” dal lunfardo, dialetto della Capitale).Per non parlare del 22 che per noi a Napoli è “o’ pazz”
Questa radio nacque nel 1991 grazie ad un’idea dello psichiatra Alfredo Olivera e la sua particolarità sta nel fatto di essere gestita dai pazienti dell’Ospedale Neuropsichiatrico Dr. José. Borda.
La Colifata vuole essere una forma di riabilitazione per i pazienti ma anche una maniera per favorire un’apertura maggiore al problema della demenza, modificando l’idea secondo la quale gli internati degli ospedali psichiatrici sono soggetti pericolosi.
Proprio su questa radio Carlos Larrondo ha realizzato un documentario che vanta anche la partecipazione e la musica dell’artista franco-spagnolo Manu Chao.
Con un montaggio agile e vivace, il documentario si concentra sulla storia di vari personaggi: la anziana Estela, che vive per strada con suo figlio; Horacio, che desidera morire giovane come i suoi idoli Jimi Hendrix o Janis Joplin; Ever, il ragazzo boliviano che sostiene di avere la capacità di trasferirsi su Marte e molti altri che hanno un loro spazio personale in questa radio.
A Barcellona, la telecamera testimonia anche l’incontro con Manu Chao, che aveva già patrocinato l’edizione di un disco indipendente a beneficio di questa particolare emittente radio. La collaborazione tra La Colifata e Manu Chao culmina in un concerto realizzato nello stadio All Boys di Buenos Aires che rappresenta l’apice emotivo del film.
A proposito del suo lavoro Larrondo afferma: “Ciò che mi interessava mettere in evidenza era la luce, la speranza, tutto ciò che è oltre il buio più fitto”. Il film ha lo stesso scopo de La Colifata, ovvero dar voce a coloro che non ce l’hanno, dare “un calcio nel sedere ai sistemi psichiatrici vigenti” e dimostrare che “chiunque può oltrepassare in qualsiasi momento la linea che separa la pazzia dalla ragione”.

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Reportage fotografico di Tano Matani

Buenos Aires. In Plaza de Mayo le madri dei desaparecidos marciano rivendicando la scomparsa dei propri figli durante la dittatura militare; alla stazione di Retiro arrivano altri figli, quelli della crisi economica, pronti ad invadere la città con i propri carretti. Scendono dal tren blanco in cerca di cartone da poter rivendere per qualche peso alle cartiere nazionali.
Dai grattacieli della capitale più europea del Sudamerica alle villas miserias mattonate del cono urbano, gli argentini hanno dovuto reinventarsi, cambiando stile di vita, affidandosi alla concretezza dettata dalle necessità della fame. Intanto Buenos Aires resta un labirinto di vecchie e nuove contraddizioni che si sedimentano di generazione in generazione e si stratificano fra le cupole in rovina della “città della furia”.
Tano Matani si avventura per la prima volta in Argentina nel 2004, quando poco più che ventenne raccoglie queste immagini che lo legheranno indissolubilmente al complesso universo bonaerense. A Buenos Aires tornerà più volte per indagare, macchina fotografica al collo, i temi dell’emigrazione e dell’integrazione italiana in Argentina.

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All’Ex Asilo Filangieri i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Ex Asilo Filangieri dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

L’Ex Asilo Filangieri si trova in vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno) Napoli