Guardare il dito e non la luna

laboratorio teatrale con Giuseppe Sollazzo

ogni venerdì h 19-22 / ogni sabato h 17-20
a marzo e aprile 2016 all’Asilo

“Guardare il dito e non la luna” è un laboratorio di apprendistato scenico, rivolto a tutti, senza limiti di età, tenuto dal regista Giuseppe Sollazzo.
Il percorso formativo avrà come modello la costruzione e la messa in scena di una pièce teatrale.
I partecipanti potranno concretamente essere attori di uno spettacolo che debutterà all’Asilo a fine aprile.

Il nostro corpo ha possibilità che ignoriamo. Lo notiamo quando visitiamo un paese straniero, i nostri sensi sono tutti in allerta, osserviamo con attenzione tutto ciò che ci circonda. Dopo un po’ però subito comincia la routine, e cominciamo a selezionare solo ciò che ci è utile. Il nostro occhio può selezionare un’infinita varietà di rossi. Il nostro udito potrebbe selezionare un’infinità di suoni. Immaginate un indigeno in una grande città, non riuscirebbe a distinguere la sirena di un allarme da quella di un antifurto. Un uomo di una grande metropoli una volta nella foresta non saprebbe come fare per tornare a casa, mentre all’indigeno basterebbe ascoltare il fischio del vento tra i rami.
Il migliore strumento che un attore possa usare in scena è sé stesso. Mettere ordine nelle sue sensazioni, nelle emozioni, nei sentimenti – in tutto ciò che chiamano anima, psiche, cervello – per costruire un rapporto efficace con la propria fisicità.
Un laboratorio di arte scenica è soprattutto un’attività fisica: ogni atto deve essere costantemente in rapporto con tre istanze: la relazione con gli altri, lo spazio e le emozioni. La verità di un gesto o l’espressione di un’emozione è il risultato di una cultura e di una drammaturgia, non di una “natura”.
Il laboratorio è un’apertura al mondo, una scoperta della plasticità di sé nel lavoro di creazione drammatica.

COME PARTECIPARE
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Per esigenze dello spazio, solo per sabato 12 marzo, il laboratorio si terrà dalle 19 alle 22 e non dalle 17 alle 20.

Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità libera che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo.
Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione.
Inviare un’email a laboratori@exasilofilangieri.it, con oggetto GIUSEPPE SOLLAZZO, indicando nome, cognome, mail e recapiti telefonici.

BIO
Giuseppe Sollazzo ha studiato regia al DAMS di Bologna. Dal 1980, per diciotto anni, è aiuto regista di Roberto De Simone. Dal 1985 al 1989 è critico teatrale per “Il Mattino” di Napoli. Regista di opere liriche e teatro di prosa, docente di teoria e tecnica dell’interpretazione scenica al Conservatorio di Avellino, con “Veronica”, il suo primo cortometraggio, vince, nel 1998, il Festival “Visioni italiane” di Bologna.
E’ attivo tra Parigi e Napoli. Tra le ultime produzioni:
“il giorno in cui ci siamo incontrati e non ci siamo riconosciuti”
Fantasia scenica senza parole, presentato al Napoli teatro Festival con una compagnia di trenta attori di varia nazionalità e
“La Moliere” in scena al Teatro Essaion di Parigi fino a maggio 2016

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