La cantata dei giorni

Laboratorio teatrale
su “La Cantata dei giorni dispari”
di Eduardo De Filippo
condotto da Pino Carbone
dal 10 al 14 luglio 2013 dalle ore 11 alle 15
Ex Asilo Filangieri

Riempire lo spazio di materiale e poi svuotarlo (trasformarlo), per lasciare da solo l’attore, che quel materiale deve ingoiarlo, assorbirlo, lasciando lo spazio completamente vuoto. Una sensazione di solitudine che solo a teatro può assumere i toni di un risultato. Un obiettivo raggiunto: se stessi, il lavoro dell’attore, la poesia come spazio abitabile e come linguaggio.

Un tavolo di lavoro comune, un campo d’azione dentro il quale operare, l’inizio di un percorso che sia lo stesso per tutti i partecipanti, saranno i testi della “Cantata dei giorni dispari” di Eduardo De Filippo, come insieme di “personaggi” da “utilizzare”, di parole da dire, relazioni da ricostruire. Un disegno che si concretizza. L’atto che si compie e ancora una volta diventa teatro.

Ai partecipanti è richiesto di scegliere tra le opere della raccolta un personaggio e un breve momento su cui intendono lavorare attorialmente. Questo creerà la condizione di lavorare ad un percorso collettivo che si concentrerà sempre in diversi momenti individuali. Tutti lavorano per portare al centro uno solo degli attori, che ovviamente sarà sempre diverso. Un lavoro costante del gruppo al servizio del singolo. L’obiettivo sarà quello poi di arrivare ad un insieme di momenti individuali e di gruppo capaci di avere un senso compiuto e comune.

Partire dal fuori, per arrivare a un dentro. Non un processo, quindi, ma un percorso. La relazione dentro-fuori, dove il fuori è il reale, mentre il dentro è lo spazio dove la materia la si può trasformare, analizzare, utilizzare. Un laboratorio, appunto. Un dentro e un fuori che necessitano di un centro: il lavoro dell’attore.

Si è scelto un contesto, un cerchio da stringere e dal quale partire. Partire da testi scritti, per costruire un personaggio, una partitura fisica ed emotiva, attraverso le relazioni: con gli altri attori in scena, con lo spazio, con il suono, con se stessi, la propria voce e il proprio corpo, il tempo e la parola. Partire dal testo e da un personaggio, per arrivare alla persona, all’attore, e poi fare il viaggio a ritroso. Ritornare, quindi, al testo partendo dalla persona, che in quanto unica e irripetibile, renderà unico e irripetibile il lavoro e il risultato.

I testi che compongono La cantata dei giorni dispari sono:

  • La paura numero uno 
  • Mia famiglia 
  • De Pretore Vincenzo
  • Napoli Milionaria
  • Questi Fantasmi
  • Filumena Marturano 
  • La grande magia
  • Le voci di dentro
  • Sabato domenica e lunedì
  • Il sindaco del rione Sanità
  • L’arte della commedia
  • Il cilindro
  • Il contratto

LA CANTATA DEI GIORNI
Laboratorio teatrale
su “La Cantata dei giorni dispari” di Eduardo De Filippo
condotto da Pino Carbone
dal 10 al 14 luglio 2013 dalle ore 11 alle 15
Ex Asilo Filangieri

Per iscriversi inviare un’e-mail a laboratori@exasilofilangieri.it 

Per partecipare al laboratorio è richiesta una quota di complicità (consigliati 50 euro) che serve a coprire i costi artistici, ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura. Il contributo non è vincolante.