venerdì 15 aprile 2016 ore 17:30 / l’Asilo

la mala setta
alle origini di mafia e camorra. 1859-1878

presentazione del libro di Francesco Benigno 

Ne discutono con l’autore
Anna Fava (modera)
Giso Amendola (docente Università di Salerno e membro EuroNomade)
Luigi De Magistris (ex magistrato, sindaco di Napoli)
Francesco Festa (storico, membro di EuroNomade)

Il faut faire de l’ordre avec du désordre.
Marc Caussidière, 1848


La buona politica non si fa con i canonici di Notre-dame.


Saranno i giornali a riprendere nella loro cronaca il grigiore di delitti e punizioni. La spartizione è fatta, che il popolo si spogli dell’antico orgoglio dei suoi crimini.
Michel Foucault

Il libro di Francesco Benigno (Einaudi, 2015) è uno scavo nelle origini della mafia e della camorra italiane, giungendo negli anni nebulosi in cui la nazione va costruendosi, lì dove la gestione dell’ordine pubblico passa giocoforza attraverso l’economia politica del disordine, dei delitti, della legalità e dell’illegalità.

La genealogia del libro illumina dunque gli anni dell’unificazione. Dal 1859 al 1878: un pugno di anni, tanto oscuro quanto epico della storia italiana, dove la lettura si tuffa in quella che è la partizione classica del capitalismo dell’Ottocento, alle prese con la sua “grande trasformazione”: vale a dire la divisione fra classi laboriose e classi pericolose. Da qui la necessità di assoldare criminali per combattere altri criminali; da qui l’urgenza di costruire le istituzioni del nuovo ordine politico reagendo alle manovre cospirative degli oppositori al regime vuol dire arruolare uomini d’azione, poco importa se con precedenti penali, per combattere sediziosi, cioè avversari politici, anch’essi pregiudicati, indispensabili base di manovra di qualunque insorgenza in armi.

La cesura è il 1876, anno in cui, con la vittoria della Sinistra storica, lo scettro del potere statuale passa di mano a una nuova classe dirigente. E si presentazioni due tipi di interpretazioni, la cui fortuna giunge fino all’oggi.

Da un lato, quelle derivanti dalle prime inchieste sul Mezzogiorno d’Italia, ossia L’inchiesta sulla Sicilia di Franchetti e Sonnino, in cui la spiegazione del malaffare viene fatta ricorrere al tradizionale stato di arretratezza economica del meridione. “La criminalità organizzata è assunta in questo quadro come una malattia sociale che, affermandosi, è a sua volta causa di un ritardo nello sviluppo”.

Dall’altro lato, gli argomenti evoluzionistici delle teorie lombrosiane applicate al corpo sociale. “L’anomalia della fossetta mediana” del cranio del brigante Villella diviene il fondamento di una teoria della diversità del criminale e del fondamento biologico della devianza: “la scoperta dell’esistenza, in mezzo alla fiorente civiltà europea di selvaggi con abitudini e istinti peculiari, che parlano diversamente perché diversamente sentono: i criminali.”

Il periodo trattato, attenzione, non è la nascita della mafia e della camorra. Ma piuttosto è propizio per raccontare la confusione, il caos, gli slittamenti continui tra chi sta dalla parte della legalità e chi no. Limiti interessante vedere come si spostino verso altri nemici con una incredibile rapidità.

L’AUTORE

Francesco Benigno insegna Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Teramo. Direttore dell’Imes (Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali), fa parte del Comitato di redazione di «Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali» e di «Storica». Le sue ricerche si concentrano sulla storia politica europea della prima età moderna con particolare riferimento all’Italia spagnola e alla monarchia degli Asburgo e, piú recentemente, sulla storia dei concetti storiografici e sui processi di costruzione identitaria dei gruppi sociali. Tra i suoi libri piú recenti ricordiamo: Mirrors of Revolution. Conflict and Political Identity in Early Modern Europe (Brepols, 2010); Favoriti e ribelli. Stili della politica barocca (Bulzoni, 2011); Parole nel tempo. Un lessico per pensare la storia (Viella, 2014); La mala setta. Alle origini di mafia e camorra. 1859-1878 (Einaudi, 2015).


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MATERIALI

La scheda del libro sul sito Einaudi http://www.einaudi.it/libri/libro/francesco-benigno/la-mala-setta/978880622441

Il manifesto, Giancarlo Mancini http://ilmanifesto.info/la-mala-setta-alle-origini-di-mafia-e-camorra/

Alias Domenica, John Dickie http://ilmanifesto.info/mafia-camorra-e-altri-formaggi/

Il Corriere del Mezzogiorno, Vincenzo Esposito http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/15_settembre_09/cosi-stato-arruolava-camorristi-a101ffa8-56ea-11e5-9b1e-f0bfc98f4608.shtml

Academia.edu, Nicolatta Bazzano http://www.academia.edu/18496417/Una_riflessione_sul_volume_di_F._Benigno_La_mala_setta._Alle_origini_di_mafia_e_camorra_1859-1878_Torino_Einaudi_2015

Nuova Rivista Storica, Paolo Mieli http://www.nuovarivistastorica.it/?p=6081

La Repubblica, Amelia Crisantino http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/09/27/il-romanzo-criminale-della-mafia-ottocentescaPalermo10.html

[AUDIO] Radio Radicale http://www.radioradicale.it/scheda/461279/la-mala-setta-alle-origini-di-mafia-e-camorra-1859-1878-presentazione-del-libro-di

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