Di che distanza sta parlando? Quale distanza viene tirata in ballo nel nostro lavoro?
Accedendo al luogo dello spettacolo, che ricordiamo può essere un teatro ma anche un luogo della cura abbandonato, quali immagini e vissuto ci siamo portati dietro? Abbiamo avuto dei momenti – sicuramente si – in cui abbiamo pensato di non aver tempo da dedicare a una persona che ne aveva bisogno? Abbiamo a volte fatto finta di niente? E altre abbiamo ricevuto cure, contatto, attenzione e percezione, sul nostro corpo bisognoso? Ci siamo sentiti in debito e ci siamo detti che alla prima occasione avremmo restituito l’attenzione? Abbiamo avuto sempre i soldi necessari per curarci, li abbiamo dovuti chiedere in prestito, non li abbiamo avuti? Abbiamo faticato nello spiegare che male avevamo?

Oppure abbiamo voluto dimenticare e obliare tutto nel nostro ”fuorivelocemondo”?

Ecco adesso che l’uomo sul palco come noi spogliato dell’attoralità, ci invita a prendere una responsabilità come pubblico, a fare delle scelte di “avvicinamento”, di lavoro condiviso, se nella bocca del nostro stomaco o nei decorsi della nostra memoria esiste quell’impulso a ”dedicarsi” di cui sopra.

“Qualcuno o qualcosa da curare c’è sempre” ci dice ”basta trovarlo”
(G.Bottoni)

Residenza di creazione del gruppo G.B. Studio presso l’asilo

l’Abbandono e la Cura

dal 12 al 18 settembre 2016

La residenza prenderà le mosse dallo “stato attuale“ del lavoro in fieri l’Abbandono e la Cura, dove si indaga la capacità odierna di saper prendersi ”realmente“ cura dell’altro e in che maniera. Sullo sfondo un panorama sanitario che sempre meno garantisce i livelli minimi di assitenza e che ci spinge a interrogarci su come provvedere alla cura di un corpo instato di malattia, considerando una visione sempre più olistica.

I performers coinvolti lavoreranno quindi su uno “stato di malattia” non rappresentata ma vissuta dall’interno, non finta ma sentita il più realmente possibile. Il lavoro scenico finora si è dipanato in più fasi (la recitazione/finzione di uno stato attuale, il contatto col pubblico, la possibilià per il pubblico stesso di entrare nell’azione e curare dei performers in stato di malattia attraverso il calore trasmesso, o attraverso un dialogo vocale o infine attraverso l’haptonomia, cioè il contatto).

Si uniranno sul palco anche operatori sanitari “di strada”, per approfondire una drammaturgia fattuale della cura. Chiunque volesse manifestare la propria curiosità per questo lavoro è invitato a presentarsi al primo appuntamento mattutino per un incontro di conoscenza.

Si lavorerà tutti sul palco mattina e pomeriggio con una pausa per il pranzo in abbigliamento comodo.
Tutor del lavoro: Gianluca Bottoni, attore, regista.

CALENDARIO DEL LAVORO

lun 12
10-13 presentazione dei partecipanti e del lavoro (aperto a tutti, anche ai non
partecipanti alla residenza)
Inizio allenamento fisico, con training legato alla danza e allo yoga (per chi vuole seguire attivamente la residenza)
13-14 pausa pranzo
14-16 prosieguo del lavoro, inizio delle fasi sugli stati di malattia [rabbia, rifiuto compromesso, senso di
perdita, accettazione]

mar 13
10-13 riscaldamento, allenamento, proposte personali
13-14 pausa pranzo
14-16 approfondimento fisico e anche verbale dei temi trattati – tentativi di scrittura drammaturgica a
latere

mer 14
10-13 allenamento specifico con Daniela Pagani, danzatrice della compagnia (aperto a
tutti anche ai non partecipanti alla residenza)
13-14 pausa pranzo
14-16 approfondimento fisico e anche verbale dei temi trattati – tentativi di scrittura drammaturgica a
latere

gio 15
ore 10-13 riscaldamento e prime verifiche sceniche di quanto proposto sinora
13-14 pausa pranzo
14-16 approfondimento fisico e anche verbale dei temi trattati – tentativi di scrittura drammaturgica a
latere; lettura di quanto scritto sinora

ven 16
ore 10-13 riscaldamento e verifiche sceniche di quanto proposto sinora
13-14 pausa pranzo
14-16 approfondimento fisico e anche verbale dei temi trattati- tentativi di scrittura drammaturgica a
latere. Lettura di quanto scritto sinora

sab 17 – solo mattina
10-13 messa in sequenza di quanto prodotto nei giorni precedenti, in vista di una
apertura dell’ultimo giorno; verifiche

dom 18 – solo pomeriggio
14-17 allenamento e sequenza di verifiche a porte aperte (aperto a tutti anche ai non partecipanti alla residenza)

All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.