Lunedì 11 giugno ore 13,30
all’Ex Asilo Filangieri / Balena

COMUNICARE L’ARTE: IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO

seminario aperto con
Tomaso Montanari – Professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Napoli Federico II
Lisa Miele – Storica dell’arte
Gianpasquale Greco – studente di Archeologia e Storia dell’Arte

INTRO ALLA PRIMA GIORNATA:
Conoscenza-tutela-gestione-fruizione: sono questi i momenti fondamentali, indissolubilmente legati, che permettono la conservazione e la trasmissione di quelli che in Italia vengono giuridicamente definiti ‘beni culturali e paesaggistici’.

Oggi, invece, si assiste solo ed esclusivamente ad una spettacolare valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, finalizzata ad una conversione del patrimonio culturale e ambientale a bene esclusivamente economico, con lo scopo di produrre denaro dal suo sfruttamento a dispetto di qualsiasi elementare nozione di tutela.

Attraverso le fondamentali riflessioni di studiosi e articoli di cronaca sullo stato attuale del patrimonio culturale, si affronteranno temi come la distruzione di centri storici, lo scempio ambientale dovuto non solo ad abusivismo edilizio ma anche altri danni da inquinamento antropico; la delegittimazione di organi di tutela progressivamente impoveriti di risorse umane ed economiche; il disfacimento delle istituzioni universitarie inversamente proporzionale alla sempre più crescente varietà di offerta formativa nel settore dei ‘beni culturali’ col moltiplicarsi di corsi di ‘economia’, ‘gestione’, ‘amministrazione’ dei beni culturali intrisi più di regole di marketing che di storia dell’arte; dalla cronica mancanza di fondi per la tutela ad una sempre maggiore ingerenza del privato nell’interesse pubblico e conseguente svendita o uso improprio dello stesso patrimonio; infine, ma non ultimo, la crescita esponenziale di mostre-vetrina prive di qualsiasi valore scientifico, messe in piedi solo per attrarre turisti da spremere il più possibile in una folle corsa alla conquista di grandi numeri.

I risultati di tutte queste azioni sono già evidenti sotto gli occhi di tutti: beni archeologici e storico-artistici, biblioteche e archivi, musei ed istituti di cultura camminano inesorabilmente sul viale del tramonto. Crolli, abbandoni, vendite all’asta, traffico illecito di reperti, manager al posto di curatori e storici dell’arte, biblioteche archivi e musei che chiudono i loro battenti, sono episodi che si ripetono a ritmo serrato, quotidiano, lasciando uno struggente sentimento di impotenza di fronte alla fine della storia di cui questi monumenti sono la testimonianza. Se si scorrono gli articoli della stampa quotidiana settimanale e mensile, si viene a conoscenza di innumerevoli disastri del patrimonio culturale, e quelli che vengono denunciati sono solo un piccolo campionario, ma che, se letto in sequenza, rende l’idea di quanto sia grave la perdita che sta subendo il patrimonio culturale dell’umanità.

Come porvi rimedio? Cosa, i politici, i funzionari e i cittadini, possono fare affinché la «secolare stratificazione di valori civili, culturali, istituzionali che ha fatto del patrimonio culturale uno dei pilastri portanti di ciò che è l’Italia e che sono gli italiani» (Settis, 2002) non venga sacrificata sull’altare del denaro?

Seminario di autoformazione AULA LP

Appuntamento successivo
Martedì 26 giugno, h 17:00 Zero81

BIBLIOGRAFIA:
Claudio Giunta – Come si diventa Michelangelo
Salvatore Settis – Paesaggio, costituzione, cemento
Salvatore Settis – Italia SPA
Marc Fumaroli – Lo stato culturale
Claudio Giunta – L’assedio del presente
ESTRATTI DEI TESTI E RASSEGNA STAMPA RECUPERABILI SU:
http://arteepotere.wordpress.com/

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