martedì 4 aprile 2017 | ore 18:30 | l’asilo

Populismo, democrazia e rivoluzione

Davide Tarizzo, ricercatore in Filosofia Morale presso l’Università di Salerno
Samuele Mazzolini
, Phd Candidate presso l’Università dell’Essex
Paolo Gerbaudo, direttore del dipartimento di Digital Humanities presso il King’s College di Londra – promotori del manifesto per il populismo democratico Senso Comune.

Si sente spesso parlare di populismo da parte di media e politici, quasi sempre con una connotazione negativa. Tuttavia, numerosi teorici e soggettività politiche lo considerano l’unico paradigma attualmente capace di garantire democrazia e reale cambiamento sociale. Un nome sempre presente nei concetti della politica, mutando però il suo senso dal populismo della Russia zarista del XIX secolo fino ad oggi.

Negli ultimi anni abbiamo assistito al suicidio politico della socialdemocrazia in tutto il mondo, costretta a inseguire la destra neoliberista sul suo stesso campo, fatto di tagli al welfare ed un crescente aumento delle disuguaglianze sociali. Allo stesso tempo, la sinistra radicale e antagonista sembra trovarsi in un momento di impasse, lasciando che il malcontento e la rabbia popolare siano intercettati dai populismi di destra della Lega Nord e del Front National, da Trump e dalla Brexit. Il populismo può essere uno strumento politico capace di cambiare “lo stato di cose presenti”, tristemente soggetto a politiche neoliberiste e antisociali?

A sinistra, fra Bernie Sanders e Podemos, un nuovo modello sembra emergere a livello internazionale, non senza contraddizioni, illusioni e materializzazioni di gerarchie interne, che spesso caratterizzano questi movimenti.

Contemporaneamente nascono nuove pratiche di autorganizzazione sociale dal basso. L’esperienza dei beni comuni e degli spazi liberati produce cultura e saperi, oltre a rispondere ai bisogni materiali delle fasce di popolazione maggiormente colpite dalla crisi, queste pratiche possono essere considerate “populiste” o sono “popolari”? Il populismo è un concetto utilizzabile anche nelle esperienze comunitarie o è estraneo alla messa in comune delle identità che in queste pratiche si tenta di produrre?

Di questo e di altro si parlerà martedì 4 marzo alle 18:30 presso l’Asilo (vico Giuseppe Maffei,4) con:
Samuele Mazzolini, Phd Candidate presso l’Università dell’Essex
Paolo Gerbaudo, direttore del dipartimento di Digital Humanities presso il King’s College di Londra – promotori del manifesto per il populismo democratico Senso Comune.
||| per info: www.senso-comune.it
Davide Tarizzo, ricercatore in Filosofia Morale presso l’Università di Salerno

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