6. puntata delle cronache del suono sospeso

in questo video realizzato un anno fa Ciro Riccardi e Gianluca Rovinello tentano a fare una prova musicale a distanza con tutte le misure di sicurezza della zona rossa.
una illustrazione della assurdità e dei dolori nei tempi di covid

“I concerti in streaming non ci piacciono”.


Iniziava così la riflessione su quanto accadeva durante il periodo del lockdown che ha imposto un fermo alle attività artistiche e culturali.
Il modo di fruire la musica (e l’arte in generale) era momentaneamente cambiato costringendoci a dover ripensare i luoghi di condivisione.
I processi creativi dovevano resistere e adattarsi alle esigenze del momento.
La proiezione di performance musicali sulle piattaforme virtuali rappresentava un surrogato dell’esperienza concertistica che non restituiva il senso e la ritualità di uno spettacolo di musica dal vivo.
A questo punto la comunità dell’Asilo, ha lanciato una chiamata agli artisti che ha poi dato vita ad un gruppo il quale ha sentito la forte necessità di trovare un modo per conservare la dimensione collettiva dello spazio performativo in sicurezza in un momento in cui era imposto il distanziamento fisico.