27, 28 e 29 maggio 2018 – l’Asilo & Emme Musica

Il suono del segno: Trattar Treatise

(dall’opera di Cornelius Cardew)

Seminario di improvvisazione collettiva con Claudio Lugo

Cornelius Cardew compose “Treatise” con un lungo lavoro di progettazione durato quattro anni (1963-’67) dedicando esplicitamente titolo e opera al Tractatus logico-philosophicus di Ludwig Wittgenstein. La partitura è celebre per la sua enigmaticità; le 193 pagine grafiche di cui si compone il lavoro presentano segni di varia natura: forme geometriche astratte, forme che rimandano a oggetti concreti, simboli musicali riconoscibili, deformati o accennati; e numeri, da uno a cinque, sparsi tra le pagine. Ai piedi di ogni foglio un pentagramma vuoto: Libertà? Horror Vacui?… Nessuna legenda semiografica allegata alla partitura, poche e spesso volutamente poco chiare le spiegazioni lasciate dall’Autore in varie sedi. La richiesta è, sostanzialmente, di improvvisare collettivamente al cospetto delle pagine, avventurandosi nel difficile esercizio di sviluppare modelli di traduzione da segno a suono, da forme grafiche a forme sonore, il più possibile coerenti e condivisi.

Il seminario, indirizzato a musicisti di varia estrazione con buona competenza strumentale, propone un percorso di tre giorni di escursione collettiva tra le pagine di Treatise riflettendo assieme, attraverso verifica con strumenti alla mano, su quali potenzialità e quali problematiche vengono poste in essere da un atto di interpretazione collettiva che tenga presente, senza discrimini, tutti i possibili differenti ‘sguardi’ proposti dai partecipanti all’esperienza.

“Tolleranza. Improvvisando in gruppo devi accettare non solo le debolezze dei tuoi colleghi musicisti, ma anche le tue, superando l’istintiva avversione nei confronti di ciò che giudichi ‘stonato’ (nel senso più ampio)”

– C.Cardew , Treatise handbook

Per partecipare al laboratorio scrivere una email entro il 25 maggio 2018 con oggetto SEMINARIO CLAUDIO LUGO a infrasuoni@exasilofilangieri.it, indicando nome, cognome, strumento suonato, recapito telefonico e indirizzo email.

Ai partecipanti è richiesta una quota di complicità che serve a coprire le spese artistiche, a sostenere il progetto e a dotare lo spazio dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti l’autogoverno dell’Asilo. Il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione.

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