sabato 2 novembre 2019 ore 21:00 | l’Asilo

Σπαντεκά (Spantecá) & ospiti

si balla, si mangia e si beve al ritmo di rebetiko

Σπαντεκά (Spantecá) è un gruppo di rebetiko formato da musicisti con differenti trascorsi artistici . Si sono incontrati a Napoli grazie alla condivisione dell’amore per i suoni che vengono da lontano e per le culture che si mettono in viaggio. Dall’identificazione e dalla passione per la musica rebetika e per tutti gli ibridi culturali è nato il progetto musicale Spantecá: rebetiko music in Naples.

Spantecá
È una parola napoletana non proveniente dal greco, ma dal latino “pantex”, in italiano “pancia”. L’abbiamo scelta per varie ragioni. Prima di tutto perché pensiamo che Napoli e la Grecia del rebetiko siano culture meticcie che hanno molto da dirsi. E poi perché è la pancia la prima a fare male. In noi Pancia contro Testa vince come minimo 6 a 0. E il Rebetiko quest’è: musica di pancia.
Gli Spantecá danno nuova voce ai brani scelti tra i moltissimi del ricco repertorio rebetiko, disegnando un filo immaginario tra Napoli e il Pireo, tra due popoli di mare con la stessa “pancia”.

Il Rebetiko
Il rebetiko nasce nelle aree suburbane del Pireo come fusione tra la musica popolare del luogo e di quella dei profughi greci di Istanbul e Izmir espulsi dalla Turchia a seguito della Catastrofe Microasiatica del 1922. I rebetes erano i figli di quella diaspora. Gente di umili condizioni sociali, vivevano estraniati dal resto della società, ai confini delle città e della legalità. Nella notte i tekès (le taverne) si riempivano del fumo dei narghilé, del bere e della loro musica suonata e danzata fino all’alba. Le loro canzoni, interpretate con passionalità struggente o con satira mordente, raccontano la migrazione, gli amori disperati, la povertà, la prigionia, la vita difficile della periferia. La musica è un meraviglioso miscuglio ibrido, figlio dell’esodo.

Cucina greca e retsina garantiti!

Σπαντεκά (Spantecá) è:
Peppe Treccia (bouzouki, tzouras, baglamas)
Elisa Guarraggi (voce),
Ilaria Zafonte (chitarra)
Jùlia Costella (fisarmonica)
Salvatore La Rocca (percussioni)

e fra i miliardi di ospiti ci saranno:
Vincenzo Racioppi (mandolino)
Marcello Squillante (fisarmonica)
Michelangelo Nuscowiz (armonica e baglamàs)
σουμπκομαντάντε Μπλεντάνκοβα (italianizzato: Mattia Vitolo)
Alfredo Pumilia (violino)
Sergio Dileo(clarinetto)
– Francesca Ospovat (clarinetto)
Laura Giavon (voce)
Mario Petrucci Espinoza (voce)
Eugenio Cavadi (chitarra)
Raffaele Vitiello (chitarra)
– Il Goblin (voce narrante)

/// All’Asilo i concerti, gli spettacoli, le proiezioni, gli incontri sono a ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.