Alla fine di settembre 2021 sono giunte a conclusione le 30 ore di progettazione insieme all’Istituto Casanova di Napoli ospitato negli spazi de l’Asilo. Il tema della partecipazione attiva (cittadinanza ci piace meno perché, purtroppo, in Italia continua a essere escludente) si è felicemente sposato con le pratiche proprie del processo sperimentale dei commons napoletani. E così, i ragazzx hanno potuto sperimentare laboratori di arte relazionale (ceramica, con il forno comunitario di cui ci siamo autodotati e messo a disposizione di chiunque voglia, disegno collettivo, cattura e composizione dei suoni), improvvisare una redazione collettiva, conoscere quanto sia sfidante raggiungere il consenso in una comunità tramite il ragionamento collettivo simulando un’assemblea, liberare i loro corpi contratti dalla pandemia in laboratori fisici e, infine, vedere esaudita la loro richiesta di un laboratorio di orientamento sessuale tramite una sessione sul consenso e la  depatriarcalizzazione dei nostri stereotipi di genere.
Il nostro ringraziamento va a loro che ci hanno contaminato e reso possibile quella che è la natura del nostro processo: autointerrogarci continuamente sul bene comune, su cosa possiamo fare per rigenerare la nostra città, liberando forze generatrici inerti e con un alto potenziale di bellezza, in modo politico, ovvero insieme, realizzando incontri altrove impossibili, valorizzando l’alterità culturale di tuttx, includendo tutte le sensibilità, in uno spazio safe. In quello che è stato un arrivederci anziché un addio, uno dei ragazzx ci ha salutato dicendo: “continuate a crederci”.
Insieme a loro, è l’unico modo che abbiamo per farlo.