Il futuro de La Balena nell’ex Asilo Filangieri

di Conchita Sannino

Su Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/15/il-futuro-de-la-balena-nellex-asilo.html

ORA si apre il fronte “Asilo Filangieri”, altro capitolo del pasticcio Forum. A risvegliare tensioni e domande,è la delibera con cui Comunee Fondazione del Forum immaginano un “Centro di produzione” nell’ex Asilo.

NUOVE tensioni intorno al tentativo di fare ordine, e riportare la legalità, nella sede dell’ex Asilo Filangieri occupata da tempo dai vari gruppi di artisti, autori e intellettuali del collettivo “La Balena”.

Ora, infatti, c’è una delibera di giunta che dà il via ad un protocollo d’intesa tra amministrazione e Fondazione del Forum, e c’è il progetto di «un centro per le produzioni artistiche» nella sede che fu la prima casa del Forum delle culture. Nell’atto deliberativo, voluto dagli assessori Nino Daniele e Carmine Piscopo, si legge in una nota, «Comune e Fondazione s’impegnano a promuovere processi rivolti all’innovazione in campo artistico, alla sperimentazione dei nuovi linguaggi, all’interdisciplinarietà, alla dimensione di rete che si potrà creare fra le diverse aree della città». Resta il dubbio: si passerà questa volta alla concreta apertura di bandi per una più meditata programmazione sull’Asilo? E se sarà così, la “Balena” o ciò che resta degli attuali occupanti (abusivi) della struttura dovrà quindi lasciaree concorrere come gli altri? Una riflessione che da ieri attraversa il mondo culturale napoletano.

Vuoi vedere, maligna qualcuno, che questo protocolloè fatto su misura che chi già “abita” ed ha fatto vivere il bene? Oppure, è il timore della parte contraria, coglieranno questa occasione per darci il benservito? L’assessore Daniele risponde senza esitazione. E avverte: «Tutti si devono immettere in un percorso regolamentato. Vogliamo riportare il Filangieri alla sua funzione, aprirlo a tutti».

Quindi, assessore, la “Balena” va fuori e poi ci saranno bandi aperti? «Dobbiamo ancora scrivere il regolamento. Noi vogliamo dialogare con la “Balena”, vogliamo ascoltare. Ma mi auguro non ci siano irrigidimenti». Scusi: il collettivo resta dentro, col rischio che a Napoli chiunque occupi abusivamente venga legittimato, o fa tesoro di un’esperienza importante ma poi va come altri ai nastri di partenza? «Io dico: confrontiamoci.

Potranno continuare a svolgere una funzione nell’ambito del luogo. Ci sono persone di valore in quell’esperienza. Però dobbiamo sapere tutti che si deve agire nella legalità. Le responsabilità, politiche e penali, arrivano sempre».

E tra le responsabilità politiche, torna il tema trasparenza. Che in queste ore unisce il destino dell’Asilo Filangieri ed il futuro immediato del Forum. Costanza Boccardi, tra i fondatori di “Teatri Uniti”, riflette su questo: «Ciò che manca qui è proprio la condivisione di regole chiare e certe. Anche da questo punto di vista, il Forum appare come l’occasione persa per programmare un evento importante per la crescita della città». «Intendiamoci – chiarisce la Boccardi “crescita” per me non significa tanto far lavorare tutti coloro che operano a Napoli, quanto riaprire la città al mondo e lasciare un segno duraturo, significativo. Non va dimenticato il perché si sia perso tempo: guerra di logoramento fra le istituzioni, frutto di visioni personalistiche della politica, maldestri tentativi di appropriazione del Forum da parte di chi già manovra discutibilmente ingenti risorse, incapacità di amministrare assumendosi l’onere di scelte necessarie e responsabili, nascondendosi dietro il paravento della falsa democrazia dei bandi, utilizzati solo per distribuire prebende senza proficue ricadute sul territorio, come dimostrano le ultime scelte della Regione».