Stasera 04/01/2013, all’Ex Asilo Filangieri, mentre si stava tenendo il concerto del gruppo ELEM, c’è stata l’ennesima visita della polizia giudiziaria che ha preteso l’interruzione della serata e intimato ad alcune persone prese a caso tra coloro che stavano partecipando al concerto di fornire i documenti.
Delle motivazioni di questa ennesima “visita” non è stata data nessuna spiegazione, se non generici riferimenti all’agibilità del luogo.
Nonostante la presenza della polizia il concerto è proseguito e tutti i partecipanti, consapevoli degli eventi in corso, hanno scelto di rimanere nello spazio a difesa della piena legittimità e del valore dell’esperienza che si sta portando avanti da nove mesi. Intanto, altri agenti hanno arbitrariamente bloccato l’ingresso a numerose altre persone, che, tuttavia, comprendendo la situazione sono rimaste a presidiare l’Asilo dall’esterno.
Alla fine del concerto i presenti, così come insieme hanno deciso di far continuare la serata – nonostante l’inopportuna presenza delle forze dell’ordine – allo stesso modo si sono avviati insieme verso l’uscita.
A questo punto, resisi conto dell’ostinata e immotivata permanenza delle forze dell’ordine all’interno dello spazio, hanno ritenuto opportuno rientrarvi per invitare fermamente i poliziotti ancora presenti ad uscire, considerando, peraltro, che lo spazio custodisce i mezzi di produzione della comunità delle lavoratrici e dei lavoratori che vivono l’Asilo.
E’ inatollerabile che un processo radicalmente democratico e inclusivo, il quale ha garantito la reale apertura alla città di uno spazio pubblico, venga sistematicamente sabotato poiché alla cultura viva e accessibile a tutti c’è chi preferisce avere spazi vuoti, grandi e inutili eventi e l’eterno sistema clientelare.