Ex asilo Filangieri, assemblee e proteste

di Antonio Di Costanzo

Su Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/08/ex-asilo-filangieri-assemblee-proteste.html

LA “Balena” non ha alcuna intenzione di “spiaggiarsi”. Il collettivo composto dai lavoratori dello spettacolo sgomberato dal terzo piano dell’ ex asilo Filangieri annuncia battaglia e alza il livello della polemica, forte anche delle parole dell’ assessore alla Cultura, Antonella Di Nocera, che ha criticato la decisione della polizia municipale di sequestrare le stanze che ospitano un teatro. La Balena raccoglie messaggi di solidarietà su Internet, conferma un’ assemblea per oggi alle 18 e, soprattutto, ribadisce le accuse già formulate nei giorni scorsi: «Il teatro, costruito in 10 mesi di lavoro volontario e attrezzato unicamente grazie alle tante iniziative di autofinanziamento, è precluso alla comunità delle lavoratrici e dei lavoratori e a tutti coloro che in questi mesi hanno attraversato l’ex asilo Filangieri – afferma il collettivo – la motivazione addotta per giustificare questo inaccettabile atto intimidatorio è stata la mancanza dell’agibilità degli spazi. Ci chiediamo come sia possibile che un palazzo, sede delle attività del fantomatico Forum universale delle Culture e ristrutturato con 8 milioni di soldi pubblici, non sia stato reso agibile».

Lo sgombero ufficialmente è avvenuto «perché – ha detto sabato scorso il Comune in una nota- era in corso uno spettacolo di musica dal vivo di un gruppo e si somministravano, vendendole, bevande, e si raccoglieva una sottoscrizione economica per l’ingresso: si trattava dunque di attività di pubblico spettacolo e trattenimento prive di autorizzazione». Dietro il blitz, secondo il collettivo che da mesi ha avviato con la giunta un processo per regolarizzare la propria posizione nella struttura, ci sarebbero ben altre motivazioni: «C’è un intento politico di ripristinare un sistema clientelare e partitocratico che in questa città stenta a morire».

Un invito a collaborare arriva dall’assessore ai Beni comuni, Alberto Lucarelli: «Come prima cosa dobbiamo ottenere subito il dissequestro. I sigilli sono stati apposti dalla polizia municipale che indaga su delega della procura – afferma Lucarelli – non siamo stati noi a mandare i vigili visto che vogliamo in tutti modi che questa esperienza vada avanti. Organizzeremo un tavolo aperto a più interlocutori per affrontare e risolvere insieme il problema, però, non possiamo rischiare il verificarsi di crolli nella struttura»