giovedì 29 settembre 2016 | ore 21 | l’Asilo

Così lontani, così vicini

Verso il sole

di Michael Cimino

sunchaser-movie-poster-1996-1020204948Blue Monroe è un giovane navajo detenuto per omicidio e affetto da un tumore incurabile. Convinto che la sua unica speranza sia raggiungere un luogo mistico sulle montagne sacre dello Utah, prende in ostaggio il suo medico curante, Michael Reynolds, e con lui intraprende un lungo viaggio attraverso il deserto.

con Woody Harrelson, Jon Seda, Anne Bancroft, Alexandra Tydings, Talisa Soto

Il cinema di Michael Cimino

Il cinema di Cimino è un percorso di allontanamento da Hollywood: abbandonare radicalmente la società bianca e trionfante, quella del potere e del denaro, per tornare all’America delle origini, quella dei grandi spazi e dei miti fondatori
Serge Toubiana

Se si esclude il cortometraggio No Translation Needed, contenuto nel film collettivo Chacun son cinéma, Verso il sole è l’ultimo titolo della tormentata filmografia di Michael Cimino, scomparso lo scorso luglio all’età di 77 anni, dopo aver girato soli sette lungometraggi, ma averne ideati programmati immaginati – in alcuni casi scritti – almeno il doppio. Opere mai nate, frenate certo dalla indomabile megalomania artistica del regista newyorchese, ma soprattutto dall’ostracismo hollywoodiano seguito al disastro finanziario de I cancelli del cielo.

La storia è nota. Dopo il successo de Il cacciatore (5 Oscar, tra cui miglior film e miglior regia), è il 1978, la United Artists concede a Cimino carta bianca per la pellicola successiva. La lavorazione de I cancelli del cielo dura sei mesi e costa 44 milioni di dollari, il film ne incassa 3,5, portando il glorioso studio cinematografico nato nel 1919 alla bancarotta e il nome del regista sulla lista degli indesiderati di tutte le case di produzioni statunitensi.

E così non vedranno mai la luce il progetto sulla vita di Dostoevskij, l’adattamento de La condizione umana di Malraux, il western tratto da una sceneggiatura di Raymond Carver, il film sul Tour de France, quello ispirato a Janis Joplin e tanti altri. Una “filmografia ombra” che conferisce ancora più fascino alla vicenda artistica e umana di questo cineasta maledetto, nato cinematograficamente, dopo gli studi universitari in architettura e in pittura, con la generazione della New Hollywood (insieme a Coppola, Scorsese, Pollack…), quella che voleva pensionare l’era dei grandi studios per riportare la camera nelle strade, ad altezza uomo. Ma Cimino covava già idee diverse, sognava un cinema dei grandi spazi, delle troupe mastodontiche, dei 100 ciak a inquadratura, del controllo totale: della dissipazione.

E così l’incontro con l’apparato delle major diventa per lui paradossalmente indispensabile per poter dare corso a questo cinema ostinatamente più grande della vita: un incontro che è da subito sfida e forse, visto a posteriori, un inconsapevole progetto di sabotaggio dall’interno.

Confrontato a I cancelli del cielo, Verso il sole è un piccolo film, una storia di amicizia virile più intimista e forse più personale. In realtà, il viaggio del nativo Blue e del Wasp Reynolds, e la conseguente presa di coscienza di quest’ultimo, appare la summa della poetica di Cimino: un road movie gravido di simbolismi che marcia in direzione opposta ai pionieri, in cerca dei luoghi originari e dei miti fondatori di una nazione che ha smarrito (e qualche volta negato e ancor più spesso assassinato) le sue radici.


Info

Anno: 1996
Durata: 122’
Paese: US
Lingua: Italiano

Il trailer

Filmografia

Approfondimenti

Il numero monografico dedicato a Michael Cimino del magazine di Sentieri selvaggi
http://www.sentieriselvaggi.it/ss-magazine-sentieri-selvaggi-magazine-n-22-32016/

In morte di Michael Cimino su Cineforum
http://www.cineforum.it/focus/Immortali/In-morte-di-Michael-Cimino

Il cinema di Cimino su Quinlan
http://quinlan.it/2016/07/03/michael-cimino-addio-allultimo-degli-outsiders/

Omaggio a Cimino su CineClandestino
http://www.cineclandestino.it/verso-il-sole-il-viaggio-di-michael-cimino/

Il campo lungo nel cinema di Cimino (Michael Cimino / Wide Shot) di Jorge Luengo Ruiz